Confessatelo: quante volte avete esclamato o anche solo pensato che quell'abito indosso a quella attrice in quella serie tv o in quel talk show era fatto per voi e vi siete buttate alla ricerca sul web dello stilista? In fondo è il sogno più o meno incoffessato di tutte e scommettiamo che non sia solo un sogno del gentil sesso...
E anche per questo desiderio, il genio della lampada si nasconde proprio nelle vostre tasche: grazie a Shazam, la popolare app che identifica i brani "ascoltandoli", ora si lancia sulla moda e promette di poter in futuro riconoscere anche i vestiti!
L'azienda britannica svilppatrice di Shazam punta a cambiare il nostro modo di interagire con la TV e la moda, attraverso lo sviluppo di un applicativo che permetterà l'identificazione dei vestiti.
Come ciò sia possibile ve lo spieghiamo così: per identificare una canzone, Shazam usa un vasto database di contenuti audio. L'azienda ha ampliato recentemente la codifica audio all'interno dell'app tanto che oggi è possibile riconoscere anche i contenuti provenienti dalla televisione.
Gli utenti possono identificare e taggare gli show televisivi e saperne di più sui contenuti nello show, le curiosità, le biografie del cast e i credits.
E' all'interno di questa funzione, che Shazam sta cercando di aumentare il coinvolgimento dei consumatori, consentendo loro di "scansionare" il programma televisivo per scoprire che cosa indossano i protagonisti del cast collegarsi così eventualmente allo shop online del brand.
Questa funzione è ancora i fase di sperimentazione ma a proposito il CEO Andrew Fisher ha dichiarato recentemente al Guardian:
«Abbiamo la capacità di identificare un prodotto in una trasmissione televisiva di modo che, quando si «shazama», si può accedere al vestito della presentatrice con un solo clic»
Inoltre sempre Fisher dichiara apertamente come questa funzione renderà Shazam un'opprtunità unica per il marketing:
«Ci stiamo concentrando sulla creazione di una nuova categoria chiamata «media engagement», che facilita l'approccio di un consumatore a un marchio o un prodotto che lo interessa, senza passare per il meccanismo dei motori di ricerca».
A cosa mira l'azienda dietro Shazam? Probabilmente a raggiungere un risultato analogo a quello di Google: entrare nella vita quotidiana di tutti, puntando al fatto che oggi il mercato Mobile è in tale crescita da aver sottratto mercato ai pc.
Se oggi il termine "googlare" è di uso comune tanto che già nel 2010 la sua traduzione in inglese, il verbo appunto "google" era divenuto "la parola del decennio" (fonte Mashable), "Shazamming" potrebbe essere il prossimo neologismo ad entrare nel linguaggio di tutti i giorni.
Il CEO di Shazam fa sapere che sono già iniziate le trattative con le vette più alte della Tv inglese, come la BBC e si aprono così un ventaglio di opzioni per il marketing che finora avevamo solo intravisto grazie a sistemi come i QR Code e la Realtà Aumentata. Incontrando un mezzo di comunicazione tradizionale come la TV, ad oggi già soggetto a normative molto restrittive sulla pubblicità, quali potranno essere i nuovi scenari disegnati dal Mobile marketing?
Sarà uno strumento utile e divertente per il consumatore o c'è anche il rischio di un'invasione massiccia della pubblicità?
E voi come vi immaginate le novità che Shazam promette di presentare a breve?