Sembra che essere amici significhi molto più che bere qualche birra insieme. Quanti dei vostri amici, ad esempio, sarebbero disposti ad alzarsi nel cuore della notte per tirarvi fuori dai guai? Carlsberg vi aiuta a scoprirlo con un’azione di marketing davvero fuori dagli schemi.
Iniziate chiedendovi “chi chiamerei?”, andate avanti pensando “chi dei miei amici lo farebbe davvero?” e finite con un dubbio atroce: “e io, per chi sarei disposto a farlo?”.
La faccenda ha i suoi risvolti social grazie a un’app per Facebook. L’idea è della belga Duval Guillaume Modem (Publicis), premiata come agenzia dell’anno 2012 da Media Marketing and ACC.
Distogliendovi dalle conseguenze inimmaginabili di questo test, vi riporto al mondo di Carlsberg che non è nuovo a questo genere di iniziative.
Non è un caso che la comunicazione delle birre si muova su un terreno non convenzionale, puntando al coinvolgimento diretto dei consumatori. Già da qualche anno, infatti, Carlsberg e Heineken si sfidano a colpi di apribottiglie non proprio convenzionali. Il primo passo? Quello di Heineken, che nel 2010, in occasioni di una delle partite più importanti del campionato, ha fatto un divertente scherzo a molti tifosi italiani.
L’ultima in casa Heineken è stata l’organizzazione di colloqui davvero stressanti (per chi li ha sostenuti) e divertenti (per noi che ce li godiamo da casa).
Ora che Carlsberg ha fatto la sua mossa, a chi toccherà la prossima?