“Questo è il mio territorio.. questa corte dei re, questo terreno insanguinato”... Comincia così l’ode alla pallacanestro di strada del video “This is my court”, una poesia dedicata al fascino del basketball nei campetti di periferia, dove non ci sono regole se non quelle della strada.
Alla poesia fanno da sfondo una serie di frame in sequenza dei basketball ground newyorkesi e danno vita ad un video che è una celebrazione alla “streetball culture” come forma d’arte. I creatori del video sono la coppia Jonathan and Josh Baker – AKA TWiN – e il testo è scritto da Elizabeth Nolan.
L’utilizzo del bianco e nero e una magistrale fotografia rendono i due minuti di video davvero avvincenti e affascinanti, soprattutto per gli amanti di questo sport e per chi da ragazzino ha vissuto almeno una volta l’atmosfera del campetto di strada dietro casa. La musica scelta rende il climax del testo sempre più ascendente grazie anche ad un’ottima interpretazione dell’attore Michael K. Williams.
A New York ci sono circa 700 campi da pallacanestro, la maggior parte nella zona di Brooklyn, che di recente ha ritrovato la sua squadra di NBA, i Brooklyn Nets appunto, grazie anche al supporto delle celebrità nate nel quartiere, Jay Z in primis, che hanno resuscitato un vigore e desiderio di basket che si nascondeva nei playground di quartiere.
I TWiN brothers non sono stati i primi a raccontare la cultura dello streetball, circa un anno fa, Bobbito Garcia e Kevin Coliau hanno realizzato un documentario dal nome “Doin’ it in the park” che racconta le storie, gli animi e le vite che si aggirano tra i campi della Big Apple.
Le realtà del bronx e le difficili situazioni che la periferia di città come New York portano a dover affrontare si riversano nei campi da pallacanestro e si anima la sfida, una necessità di dimostrare chi è il più forte, l’eterno desiderio di appartenenza, di essere re anche se di 400mq di cemento