App.net, inizialmente nato come un servizio in cui gli utenti potevano condividere e mostrare le proprie applicazioni ad altri, ora é un social network e piattaforma di microblogging nato per offrire servizi simili a quelli di Twitter (qua i post hanno un limite di 256 caratteri), ma con due sostanziali differenze: l'assenza di pubblicità e la conseguente non-gratuità del servizio. Per usufruirne, gli utenti devono sottoscrivere un abbonamento al prezzo di 5$ al mese o di 36$ l'anno.
I creatori offrono una piattaforma web, Alpha, ma incoraggiano la fruizione del servizio tramite client di terze parti (al momento Wedge per Mac, Felix per iPhone e NetBot per iPad, fratello di Tweetbot) e lo sviluppo di questi, offrendo abbonamenti Developer per 100$ l'anno contenenti API e quanto necessario agli sviluppatori.
Un'altra risorsa offerta all'utente è la possibilità di condividere file con gli altri; la dimensione è di massimo 100 MB e il limite allo storage è di 10 GB.
Per aprire anche a chi non è disposto a pagare per un social network, o per chi è semplicemente curioso di provarlo, dal 25 febbraio è possibile usufruire del servizio in modalità Freemium. Vale a dire che é possibile creare un account senza versare un obolo, ma con funzionalità limitate: si possono seguire al massimo 40 persone e si hanno a disposizione solo 500 MB per condividere file che devono essere di 10 MB al massimo.
Per poter creare un account gratuitamente, al momento, bisogna essere invitati da un utente a pagamento che ha un numero limitato di inviti. Mixed Media Labs, l'azienda creatrice, ha deciso di osservare la tendenza generata da questa nuova possibilità e di comportarsi di conseguenza, magari aumentando il numero di inviti per utente (come fece Gmail crescendo fino a quando non fu più necessario un invito per creare un nuovo account).
La tendenza, nei casi in cui non si conosca nessun iscritto, é di cercare in giro per la rete qualche link reso pubblico da iscritti che non hanno interesse ad accumularne (e arrivare prima che qualcun altro se lo aggiudichi).
E voi siete interessati a provare questa versione un po' hipster di Twitter?