La verve dell’artista risiede nella sua capacità di sperimentare ma il videomaking è prima di tutto razionalizzazione. Perché ti ritrovi da solo ad effettuare il ruolo di soggettista/sceneggiatore/segretaria di edizione/scenografo/operatore di riprese/direttore della fotografia/regista/tecnico audio/montatore/post-produzione e, se non sei organizzato, ti ritroverai ad elargire ordini nel nulla pensando di essere attorniato da tutte queste figure.
So keep calm and stop carrying on. Meglio prendersi del tempo prima di cominciare, altrimenti si rischia una reazione a catena (nel caso in cui siano previsti costi di noleggio di apparecchiature o di affitto di teatri di posa è bene ridurre al minimo l’errore).
Per una migliore presa di possesso delle proprie potenzialità ecco tre verbi di ispirazione ferrettiana:
1.Deduci
La deduzione è il procedimento razionale attraverso cui partiamo dal generale per giungere al particolare.
Sapevo che avresti trascorso la serata leggendo questo post o uscendo con Natalie Portman 1a premessa Mi risulta che hai letto questo post 2a premessa Quindi non sei uscito con Natalie Portman Conclusione
Ragionando deduttivamente possiamo giungere a correlazioni e a conclusioni che escludono altre. I videomakers deduttivi non possono ignorare le premesse relative al nostro mondo ma anzi devono sfruttarle per costruire una storia, una sequenza di immagini-suoni, un fotogramma, un’inquadratura, sempre tenendo ben presente che, pur stravolgendole, le premesse sono vitali per una verosimiglianza del racconto audiovisivo.
2.Consulta
Tutto e tutti per te sono fondamentali: Documentati! Afferma Touraine: La comunicazione implica il riconoscimento dell’Altro, della diversità e della pluralità. Guardati intorno, esistono le serie televisive che racchiudono la sperimentazione, i tecnicismi e nel contempo anche un grande ordine nei modelli di rappresentazione, il web ti offre sempre più freneticamente nuove soluzioni, e dimentichi i grandi classici del cinema o le pubblicità? Devi sempre cercare di guardare il mondo da tutti i punti di vista per non annoiare te stesso e gli altri.
3. Crea
L’idea non deve necessariamente essere partorita all’occorrenza. Il tempo può anche essere molto più dilatato: dato un progetto a te assegnato non fare il robot-sputaidee, anzi ricorda che la tua creazione potrebbe essere una lunga rielaborazione di ciò che hai visto nell’ultimo mese. Munisciti di una piccola agenda da poter portare sempre con te e appunta tutto quello che visivamente ti attira. Anche una scena che vedi dal finestrino del treno può suggerirti una nuova inquadratura. Tu appuntala, poi ti può sempre servire. Aiutati con i disegni pure se sei un pessimo disegnatore, non per niente si chiama schizzo: molto più rapido e immediato di qualsiasi giro di parole.
Ora dopo aver ripetuto per 333 volte le parole: deduci, consulta e crea (credendoci fermamente) sarete misticamente pronti a leggere il prossimo How to! Alla prossima!