I confini di Google si sa, si estendono sempre. L'ultimo passo in un nuovo territorio l'ha fatto Google Drive, aprendosi a nuovi formati.
Con l'inclusione infatti di formati HTML, Javascript e CSS, Big G trasforma il suo servizio di repository ampliando le possibilità per gli sviluppatori. Grazie al pulsante Preview può essere visualizzata la pagina creata da codice copiato sulla schermata, direttamente in hosting sul server di Google Drive.
Come si fa? Basta utilizzare le credenziali di un account Google ed entrare nell'area Google Drive, per poi creare una cartella da impostare in modalità condivisione "pubblica".
Una pagina di tutorial è disponibile per cominciare a usufruire del servizio, che sembra user friendly anche agli occhi dei non esperti.
Queste nuove features non rendono esattamente Google Drive un vero e proprio web hosting, ma aprono la strada a nuove integrazioni: il servizio attualmente è basic ma potrebbe trasformarsi in un futuro non troppo lontano in una vera offerta per gli sviluppatori e le aziende.
Senza contare le potenziali opportunità che potrebbero nascere portando sulla piattaforma i database e tutte le altre property di Google.
Se da un lato il fattore for free è decisamente interessante e apre le porte a utenti di diverso livello, non è da sottovalutare dall'altro l'incognita sulla sicurezza: per rendere Google Drive uno strumento efficiente di hosting a Mountain View dovranno lavorare parecchio sul monitoraggio delle informazioni e sulla protezione dagli attacchi malware.
Le menti vulcaniche degli ingegneri di Big G ci hanno regalato quindi un nuovo giocattolo da testare, ma sappiamo di certo che non finisce qui!