Tutti noi quando entriamo in ufficio al mattino siamo pronti alla quotidiana dose di scrivanie polverose, declinate in tutte le tonalità del pallore, della mestizia e anche un po' del pentimento di essere diventate arredi da ufficio.
Ci aspettano intere mattinate di monitor in scala di grigi, mense nelle nuance del bianco ospedaliero e arredamento che si ispira agli anni 70: vintage soprattutto nella qualità degli infissi e degli spifferi.
A Google la pensano diversamente.
Va bene, direte voi, loro la pensano sempre diversamente. Stavolta lo hanno dimostrato con la creazione dei nuovi uffici di Tel-Aviv, che appunto, più che uffici, sono a metà tra il giardino dell'Eden e il paese delle meraviglie.
Il quartier generale di Google Tel-Aviv si estende una superficie di 7800 mq dislocata su 8 piani: un'opera (perché è giusto chiamarla tale) con un design progettato da Camenzind Evolution in collaborazione con Setter Architects e lo Studio Yaron Tal.
Ambienti metamorfici in cui il concetto di meeting professionale si evolve in un concetto di comunanza e condivisione di idee in spazi di totale relax a tutto colore, pieni di stimoli creativi e innovativi.
Minisale che si affacciano sulla città, scrivanie ricavate all'interno di frutteti, poltrone coloratissime, corridoi che sembrano sentieri lastricati di città antiche o vicoli di campagna, fiori ai davanzali, pergolati, tavole da surfisti, salottini vintage e sedie sui soffitti.
Inutile a dirsi, non mancano i comfort: tre ristoranti, palestra e zone relax.
Dall'arredamento al design, sono tutti spazi concepiti per coniugare concentrazione e scambio di idee, ispirazione e sviluppo concreto di concept innovativi.
La tecnologia lascia spazio al colore, alla creatività, al team building e fa diventare il lavoro una vera passione.