Anno nuovo, strategia mobile nuova.
Se il 2012 è stato l'anno che ha consacrato nel mondo l'esplosione mobile, come cavalcheremo l'onda in questo 2013 appena cominciato? Ripartiamo da dove ci eravamo lasciati.
L'anno scorso abbiamo messo a fuoco le fondamenta di una strategia mobile di successo ovvero la capacità di analizzare il comportamento dei consumatori tramite i Big Data e la progettazione di user experience tarate sui profili così identificati.
E nella splendida cornice de La Battaglia delle Idee abbiamo presentato una guida per creare, posizionare e promuovere un'app di successo alla domanda: "Perché un brand dovrebbe avere una propria app?".
Adesso è il momento di smettere di chiedersi se "diventare mobile" e passare all'azione.
Quanto sia "mobile" la popolazione mondiale lo sappiamo già, ma pur essendo in piena era post-pc non tutti sul mercato (ancora la metà?) sono attrezzati per raggiungere le persone sui loro dispositivi (date un'occhiata a questa infografica). Nel mondo retail pochi hanno una vera e propria strategia mentre la maggior parte delle organizzazioni ancora non si preoccupa di sviluppare contenuti web usabili su smartphone e tablet.
Come si concepisce una strategia mobile?
Prima di tutto con un budget: è necessario stanziarne una quota sostanziale.
Rifiutarsi di riconoscere l'importanza economica di una strategia mobile è un grave errore, perchè la tecnologia è dappertutto e non è più possibile utilizzare strumenti abbozzati.
Negli USA l'85% dei marketers aumenterà il budget destinato alle strategie mobile (fonte: Association of National Advertisers and MediaVest) e questo è il primo vero passo per non pedere il treno che conta. Un treno tremendamente veloce, in grado di proiettare nel futuro anche e soprattutto PMI e micro imprese.
Detto questo, serve una strategia: navigare a vista significa aumentare i tempi e sforare i budget, sprecare le risorse e ridursi a fare spam, nè più nè meno. La linea che separa una mail mobile friendly dall'ennesimo messaggio cestinato è molto sottile.
Per non finire dalla parte sbagliata, segnatevi con cura questi punti e partite con il piede giusto.
1) HTML5: è stato introdotto nel 2012, i sistemi operativi mobile stanno aumentando le performance e sarà il 2013 l'anno della sua consacrazione. Consente di ottimizzare i costi di sviluppo e lanciare app ibride in grado di posizionarsi rapidamente.
2) MOBILE EXPERIENCE: lo sappiamo, non è una vera novità, ma dimenticarsene sarebbe più grave.
E' indispensabile creare interazioni sui dispositivi mobili, c'è un potenziale immenso: il consumatore medio utilizza almeno 100 app e si addormenta con l'iPhone. Le applicazioni sono e saranno al centro delle strategie mobile, concepirle in ottica di utilizzo ed esperienza è la chiave di volta per ottenere ROI importanti.
3) MOBILE COUPONING: un'altra new entry dello scorso anno pronta a esplodere qui e ora. Basati su geotargeting e tecnologia NFC, i "mobile deal" saranno lo strumento più efficace per ingaggiare, fidelizzare e massimizzare il proprio audience. Oro a 24 carati per il settore retail.
4) #SOLOMO: social, local e mobile. Che significa? Che cambia il modo in cui i marketers individuano e raggiungono i target (e che dovete leggerci più spesso). Coinvolgendo le persone e intrecciando identità virtuali e momenti di vita per esserci quando conta. Esserci, comunicare, vendere, soddisfare.
5) NOTIFICHE PUSH: un tempo (neanche troppo lontano) BlackBerry rese le email comode quanto un SMS. Ora il mondo è cambiato, Apple e Android hanno impiantato nelle abitudini il trillo e il badge delle notifiche e senza nemmeno accorgercene abbiamo tra le mani uno dei metodi più rapidi ed efficaci per creare engagement. Da non sottovalutare, avete mai confrontato la redemption delle call to action di una mail e di una notifica? E' tutto ROI!
Metriche, analisi e ROI
Preso nota? C'è ancora un aspetto da considerare.
Tra nuove tecnologie e numeri da capogiro, c'è qualcosa che è davvero mancata alle strategie mobile fino ad ora: un sistema di metriche funzionante, per analizzare e sfruttare la grande mole di dati seminata dai dispositivi mobili.
Abbiamo parlato di Big Data perchè sono alla base di engagement, fidelizzazione e monetizzazione.
Ma leggere tra i codici quelle informazioni granulari capaci di descrivere abitudini e comportamenti di acquisto (aka mobile retargeting) non è scontato. Ci vuole consapevolezza e attenzione al fenomeno. Da mettere a budget ;)
Perché investire in analisi porterà ad una conoscenza essenziale e veritiera del proprio audience e questa conoscenza diventerà inevitabilmente una marcia in più. I consumatori sono volubili? Niente di più vero! Ma oggi hanno il vizio di raccontarlo, spesso e bene.
Il 2013 è considerato da molti come l'anno del "tipping point" ovvero il punto di non ritorno per la monetizzazione degli investimenti mobile.
E intanto i tablet continuano a fagocitare quote dal mercato PC (Apple davanti a tutti), si parla di 800 milioni di smartphone Android e 300 milioni di iPhone in circolazione entro dicembre 2013.
Se state pensando seriamente di sviluppare la vostra strategia mobile, continuate a seguirci e raccontateci la vostra esperienza!