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  • I nuovi trend dell'E-commerce salveranno il vostro Natale

    18 Dicembre 2012

    E’ tempo di shopping natalizio, gente! Finalmente è partita la ricerca del giusto dono al giusto prezzo. Fredde giornate trascorse tra scaffali e scontrini da conservare, prezzi da comparare, imbarazzi nel chiedere alle commesse indumenti intimi femminili per la vostra fidanzata.

    Una bella scocciatura, a pensarci bene, soprattutto perchè quel vostro amico che vi mette a posto il computer vi ha detto che lui non esce mai di casa per fare shopping ma lo fa comodamente seduto sul divano, sorseggiando in pigiama la sua tisana alle bacche selvatiche. Il numero di acquisti e acquirenti on line è aumentato esponenzialmente negli ultimi anni: nel 2012 negli Stati Uniti hanno stimato in 224 miliardi di dollari la cifra spesa in e-commerce. Piccoli e grandi distributori hanno capito che le transazioni on line sono il vero mezzo per incrementare le proprie vendite, e la diffusione dei social network ha aiutato questo processo. In che modo? Qualche anno fa i ragazzi di Google definirono Zero Moment of Truth quel preciso momento in cui il consumatore è indeciso tra due prodotti ai suoi occhi equivalenti. Ecco. Quello è il momento in cui la rete si è fatta sentire, in cui il feedback ha preso spessore, e in cui la valutazione di altri consumatori è divenuta realmente influente. Gli utenti hanno in sostanza reso l’e-shop il negozio sotto casa. Ecco quindi i trend che hanno portato l’e-commerce a essere la vera chiave per rendere smart e di successo il proprio business:

    L’e-commerce è sempre più social

    Il parere di chi conosciamo è la review di prodotto più affidabile. Proprio perchè chi ci parla conosce i nostri gusti, le nostre passioni, le nostre aspettative. Il social e-commerce è dunque il driver più affidabile per arrivare a decidere cosa acquistare (e a chi vendere). L‘advertising su Facebook si basa proprio su questo. Timeline, status, like e commenti sono il nuovo catalogo di prodotti di cui ci si può fidare. Scrivereste mai un bel post su un agriturismo dove vi hanno dato cibo scadente?

    Da fan a fan, non da brand a fan

    Se prima Facebook era il posto dove ritrovare i propri compagni delle elementari con cui organizzare tragiche cene di racconti di vita, oggi è anche luogo di interazione tra brand e fan. Abbiamo tutti messo un Mi Piace su una pagina di marchio, e molti di noi hanno utilizzato una Facebook App brandizzata per giocare, informarci o anche solo vincere un premio. Il ruolo del brand deve però fermarsi qui: offrire informazione, entertainment e organizzare contest per i propri follower. Non bisogna abusare della fiducia che i fan danno, inserirsi in maniera morbosa nelle loro timeline può solo portare a un triste addio.

    Più merchandise per tutti

    Grazie all’e-commerce, tutti siamo potenziali clienti e possibili venditori. La scelta di acquisto si è dilatata in maniera esponenziale, i prezzi ne hanno giovato e il cliente sa come cercare ciò che vuole. Cosa fa dunque di un venditore la migliore scelta per l’acquirente? Sicuramente la grande disponibilità ma anche la possibilità di trovare prodotti che altri non hanno; beni e servizi customizzati ed esperienza di acquisto piacevole e sicura. Anche il più piccolo fornitore può entrare tra i top seller se capisce come rendere unico il proprio prodotto.

    Smarter Marketplaces

    L’evoluzione dell’e-commerce ha portato ad un vero e proprio boom di marketplace dove vendere e acquistare. Questi luoghi virtuali sono il vero trampolino di lancio per chi desidera diffondere in maniera capillare e in tutto il mondo il proprio marchio. Solo nel 2011 su Amazon sono stati spesi quasi 50 miliardi di dollari. E il fenomeno della coda lunga (da un mercato di massa ad una massa di mercati) ha fatto sì che sempre più piccoli retailer trovassero il proprio spazio in maniera semplice ed efficace.

    La creatività paga sempre

    Offrire un servizio personalizzato e conveniente è importante, ma per ottenere un successo completo è importante anche distinguersi dagli altri. La creatività nell’offerta è la chiave per impressionare l’utente, e allora perchè non rendere l’acquisto un gioco divertente? Groupon e Living Social hanno fatto dell’offerta a tempo limitato la chiave del proprio successo. Un advertising viral è un altro modo simpatico per fare girare il brand in maniera non convenzionale. Altre idee?

    Lo store a portata di mano

    Un crescente numero di utenti utilizza lo smartphone per accedere a Internet. Lo shopping dove vuoi e quando vuoi. Ecco perchè i venditori più premiati dagli utenti sono quelli che offrono esperienze ottimizzate per mobile.

    Free shipping

    Il 75% degli utenti abbandona il proprio carrello di acquisti on line quando scopre che la spedizione non è gratuita. Per questo motivo, oltre il 52% delle transazioni nell’ultimo anno sono state fatte senza costi di spedizione. Perchè offrire prodotti a prezzi concorrenziali se poi perdiamo la gara con altri retailer a causa dell’ultimo piccolo passaggio prima del pagamento? Questi sono solo alcuni dei motivi per cui presidiare la rete è oggi più che mai necessario per i venditori, qualunque sia la portata dei loro affari. E voi, avete già costruito il vostro business virtuale?