Abbiamo già visto come l’efficacia di una comunicazione email possa essere testata grazie all’utilizzo degli A/B test, ma entriamo nel dettaglio di questa pratica nel nuovo approfondimento di ContactLab dedicato all'email marketing.
In sintesi
La procedura di test di una email tramite A/B prevede tre invii:
- la versione A dell’email ad un gruppo di utenti presenti nel database
- la versione B della stessa email, in cui un elemento viene variato, ad un altro gruppo di utenti presenti nel database
- la spedizione della email (A o B) che ha determinato le migliori performance e che, quindi, può essere considerata la più efficace. L’email verrà inviata a tutti i rimanenti utenti presenti nel database.
In processo può sembrare semplice, ma tutto sta nell’identificare il corretto obiettivo dell’analisi.
L'obiettivo
Non dimenticare che una metrica decisiva per evidenziare la correttezza del tuo approccio nell’email marketing è dato dal ROI, ovvero il ritorno dell’investimento. Testare non significa solo verificare i tassi di apertura e click, ma anche valutare quale campagna determina le migliori performance in termini di conversioni.
L’approccio di analisi deve sempre tener conto sia di aspetti quantitativi che qualitativi, e non si tratta di una procedura poi così semplice. Un aspetto chiave di ogni test è infatti dato dalla corretta interpretazione dei dati: quindi ricordati di considerare le aperture, i click e le conversioni per avere una corretta visione d’insieme!
Che cosa puoi testare?
Ecco un elenco degli elementi che puoi testare, che raggruppiamo in tre macro-categorie.
- copywriting / contenuti
dal nome del mittente, al subject, alla call to action
- grafica / layout
dal colore del bottone della call to acton, alla tipologia di immagine, alla disposizione delle stesse nel layout
- timing
dalla frequenza di invio, al giorno di invio, fino all’ora specifica
E tu, hai già cominciato a testare le tue comunicazioni?
A settimana prossima con un nuovo approfondimento!