Oltre due miliardi di persone vivono in aree rurali, lontane da grandi centri o senza la possibilità di poter accedere a strade facilmente percorribili: come risultato, milioni di esseri umani ogni anno muoiono per malattie facilmente curabili. Il problema è che chi vive in queste aree difficilmente può recarsi in farmacia o in ospedale in caso di emergenza. Questo è il problema che si è posto un gruppo di lavoro della Singularity University, ed il risultato è stato il progetto denominato "Matternet".
Matternet è sostanzialmente un drone, ovvero un piccolo robot senza pilota che è in grado di memorizzare dei percorsi e raggiungere determinate aree in completa autonomia, trasportando piccoli pesi.
Il robottino è progettato per essere semplice, low-cost e per potersi alimentare grazie all'energia solare, in modo da riuscire a poter operare anche in situazioni di emergenza o in carenza delle più elementari infrastrutture.
Matternet non è stato concepito esclusivamente per i Paesi in via di sviluppo, ma anche per essere utilizzato come mezzo di primo soccorso in situazioni post-catastrofiche per inviare viveri, aiuti o comunicazioni a persone rimaste isolate.
Le applicazioni del robot che viene dalla Silicon Valley sono però senza limiti: con il progredire dello sviluppo dei prodotti infatti Matternet potrà diventare il mezzo di trasporto del futuro, sostituendo i classici mezzi su gomma e su rotaia, soprattutto per i tragitti più brevi.
I droni sono tuttora dei prototipi, che hanno un'autonomia e una affidabilità da migliorare. Sognare, però, non costa nulla, ed il team di Matternet ha già ampiamente dimostrato di saperci fare: pare infatti che siano già in fase di progettazione prototipi in grado di trasportare dai 200 ai 1000 chilogrammi.
The Matternet Vision from Matternet on Vimeo
Il team di inventori pare essere molto sicuro della bontà della propria invenzione. I suoi membri sostengono infatti che le strade ed i mezzi di comunicazione convenzionali sono ormai troppo costosi ed obsoleti. Secondo loro è quindi ora di guardare a soluzioni radicali ed innovative. Ci troviamo di fronte all'ennesima folle invenzione o all'inizio di una rivoluzione?