La distanza dalle persone care è, alcune volte, sconfortante e chi vive lontano dalla famiglia lo sa. Ecco perché gli studiosi del MIT (addirittura!) hanno creato una sorta di giubbotto (o social media vest, come ama chiamarlo la designer Melissa Chow) che si gonfia per ogni "like" a foto, video, status e altra roba pubblicata su Facebook. Questa mutazione del bizzaro capo d'abbigliamento dovrebbe simulare la sensazione di un abbraccio.
Il giubbotto abbracciatutti è stato progettato per superare i limiti imposti da interfacce come quella di Skype, molto utilizzata nelle relazioni a distanza.
Il giubbotto converte i "like" ricevuti in abbracci, facendo leva sulla sensazione di calore, affetto e incoraggiamento che genera in noi un abbraccio. Ed è anche possibile rispondere all'abbraccio sgonfiando il giubbotto, ponendo le braccia sul proprio petto e sulle proprie spalle (riabbracciandosi da soli, insomma... e ovviamente anche l'altro interlocutore deve indossare il Like-A-Hug).
Certo, inutile precisare che non potrà sostituire un vero abbraccio. E sicuramente starete pensando "Ah, che mondo! Ma dove andremo a finire".
Il problema, però, secondo me è un altro.
Una volta ho pubblicato un album delle vacanze con amici e famiglia. Ho ricevuto 64 "mi piace" in un'ora.
A voi le conclusioni.