Sta per partire la terza edizione del DigitalMed Workshop, il laboratorio di progetti destinato ad architetti, designer, ingegneri e a tutti gli interessati a pratiche innovative e interessanti come la digital fabrication, il mapping e la visualizzazione dati, oltre che all’uso dei software Rhino e Grasshopper. Ospitato nel Complesso Monumentale di Santa Sofia a Salerno, il Workshop prevede un lavoro sulla città e sulla riqualificazione di alcune parti di essa, che è poi il pretesto per mettere in pratica direttamente nella realtà i concetti appresi durante le ore di lezione.
Ma cosa si impara veramente in workshop come questi e quali sono gli argomenti trattati? Lo abbiamo chiesto ad Amleto Picerno Ceraso di Aramplus, organizzatore dell'evento.
Chi seglie di partecipare a Workshops come il nostro non lo fa per vezzo formativo, o per aggiungere credits ad un CV. In genere le persone che seguono questi workshop sentono un profondo gap, una scollatura tra l'approccio concettuale e pratico, tra le tecniche e le pratiche in loro possesso per la gestione di un progetto (di architettura, sociale, economico, costruttivo) e la realtà come noi la conosciamo nella sua attuale complessità.
Per penetrare in profondità il cambiamento di prospettive e di scenari che un partecipante, non necessariamente architetto, vive attraverso l'esperienza del workshop è necessario quantomeno avere una vaga idea di quello che oggi sta accadendo nell'ambito scientifico e filosofico in generale ed in tutte le sue declinazioni architettoniche, costruttive, economiche, sociali, politiche, comunicative, ambientali e comunque in tutti gli ambiti della vita dell'uomo. Tutto è riportato ad una idea di realtà descritta e studiata come un sistema complesso all'interno del quale noi ci muoviano, produciamo, inneschiamo flussi di azioni e comunicazioni che contemporanemente rimodulano il sistema stesso. L'approccio alla complessità riesce oggi a fornire un set di strumenti e tecniche che meglio rispondono alle domande della nostra realtà.
L'eredità che ci portiamo sulle spalle come figli di una cultura determinista/positivista nell'approccio scentifico culturale si sta scardinando, portandosi dietro la rovinosa decadenza di professionalità iperspecializzate, di cuture autoreferenziali e di formazione fatta da istituzioni che somigliano sempre più a genrontocomi. In questo il nostro Workshop non ha la pretesa di dare risposte, ha l'ambizione di fornire punti di vista molteplici, molteplici racconti della realtà, interventi sul territorio intelligenti e smart, che travalicano ambiti disciplinari e creano relazioni tra differenti piani di significato della realtà.
Il DigitalMed Workshop dura 11, dal 13 al 29 luglio, giorni ed è suddiviso in tre moduli indipendenti che si svolgeranno nei fine settimana. La prima fase, dal 13 al 15 luglio, tratterà del mapping, ovvero della raccolta, manipolazione, visualizzazione e gestione dei dati (3 giorni); la seconda parte, dal 19 al 22 luglio, sarà dedicata al design parametrico e all'uso dei software Rhino e Grasshopper (4 giorni) mentre la terza, dal 26 al 29 luglio, sarà incentrata sul laboratorio progettuale e fabbricazione digitale e sull'uso della cnc. knk cutter (4 giorni).
Per chi volesse ulteriori informazioni, ecco il programma completo del Workshop con tutte le indicazioni utili sulla location e i costi!