Il 13 giugno ICANN ha rivelato le aziende che sarebbero disposte ad acquistare i nuovi gTLD che affiancheranno i tradizionali .gov, .com e altri.
Da questa lista risulta che il Vaticano sia pronto ad acquistare il dominio .catholic. Pare che l'acquisto del dominio ammonti a 185.000 dollari.
La Chiesa Cattolica è già presente in rete con il dominio nazionale .va (Vatican). Perché tanto interesse per questo nuovo dominio? Monsignor Paul Tighe, segretario del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, ha spiegato che l'utilizzo del nuovo gTLD autenticherebbe la presenza della Chiesa Cattolica su Internet. L'utilizzo sarebbe concesso soltanto a «istituzioni e comunità che hanno riconoscimento canonico».
A differenza di altri domini che interessano a più di un'azienda, come .lol, .catholic interesserebbe soltanto al Vaticano che, dunque, non dovrebbe avere difficoltà a ottenerlo - costa soltanto 185.000 dollari. Una sorte un po' diversa è capitata a .church, richiesto da due aziende.
L'introduzione dei nuovi gTLD svecchierà il modo di navigare, fermo (con eccezione per la navigazione mobile via app) al 1984, e renderà più chiaro il livello di navigazione e la nostra posizione nell'immenso oceano di pagine web.
Le aziende che hanno richiesto i nuovi gTLD hanno grandi capacità economiche e non avranno problemi nell'acquisto. Non hanno assolutamente bisogno della nostra benedizione... ops!