TED è l’acronimo di Technology Entertainment Design, l'insieme di conferenze che ogni anno riunisce le menti più brillanti e gli uomini più influenti del mondo. Ha ospitato relatori come Sergey Brin e Larry Page, Jimmy Wales, James Dewey Watson, Bill Clinton.
Tra tutti questi grandi nomi, vi consigliamo di ascoltare invece l’appassionato intervento di Peter Weyland, fondatore e CEO della Weyland Corp, sui grandi interrogativi a cui la società è chiamata a rispondere di fronte l’avanzare inarrestabile della tecnologia.
Gran discorso! Peccato che Peter Weyland parli dal 2023 e abbia le fattezze ben note di Guy Pearce. Avete appena visto il promo virale di Prometheus.
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Prometheus è il prequel di Alien. Tuttavia Ridley Scott ha dichiarato di aver realizzato un’opera dal più ampio respiro, di aver dato vita ad un universo dettagliato e sofisticato pronto a prendere piede anche nel mondo reale. E così le Weyland Industries si sono dotate di un sito web accattivante, è nato un ricco forum per i fan e sul web sono iniziati a spuntare contenuti inediti a iosa.
Per Prometheus, quindi, il buon vecchio Ridley ha deciso di coadiuvare la classica campagna marketing (fan page, trailer e teaser, presentazione inedita al WonderCon 2012, ecc.) con un tocco di viral.
Il rapporto tra Scott e i new media trovò un felice punto d’incontro nell’estate 2010, momento in cui prende il via il progetto Life in a Day, il primo social movie della storia prodotto proprio dai fratelli Scott. Per il suo ultimo gioiello, ha invece deciso di dar vita ad una narrazione crossmediale, capace di diffondersi dalla pellicola al pubblico attraverso la rete.
La creazione di contenuti inediti collegati all’Universo del film, non solo conferisce autorità alla narrazione e alla promozione, ma permette un maggior coinvolgimento e interazione da parte degli utenti.
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È interessante come ad Hollywood adesso sia in voga dividere i film in più parti, promuoverli massicciamente su internet e scadenzare le proiezioni a circa 6/7 mesi di distanza (lo ha annunciato nelle settimane scorse anche Peter Jackson per il sempre più atteso Lo Hobbit).Un'ottima soluzione per garantirsi una cospicua fetta di pubblico certamente in sala anche per il secondo film.
Per Prometheus la produzione ha di fatto deciso di dividere in due la pellicola, così da far uscire la prima parte l’8 giugno (già bassa stagione), programmando la seconda presumibilmente tra dicembre/gennaio (alta stagione).
D’altronde si sa, ogni sequel/prequel che si rispetti ha l’obbligo morale di essere peggiore dell’episodio capostipite. O almeno è questa l’impressione che si avverte. Per evitare quindi la classica e temuta caduta di audience, la 20th Century Fox ha ben pensato di affidare la direzione della pellicola allo stesso Scott, padre e mentore dell’Universo di Alien, in luogo di Carl Rinsch, il cui nome si vociferava già nel 2009. E per aumentare l'appeal sul pubblico, il tutto è ovviamente/immancabilmente girato in 3D.