Mario Maccarone è un giovane studente di grafica. Sperimentare, divertirsi, provare nuovi effetti è il suo pane quotidiano. Questa volta ha messo la sua creatività a servizio di una "bufala" che ha ingannato parecchie persone in rete; utenti che, navigando su Facebook, si sono trovati davanti alla falsa locandina che preannunciava l'arrivo di Starbucks in Italia, e vi hanno immediatamente creduto, senza cercare alcun tipo di riscontro altrove nel web.
Un utente smaliziato e furbo avrebbe probabilmente notato l'essenzialità del visual e la mancanza di numerosi riferimenti "ufficiali" che in una campagna, al giorno d'oggi, non mancano mai (come i link al sito istituzionale e ai social). Per stessa ammissione di Mario, il poster è "misero", ma ciò non ha impedito a centinaia di persone di condividere e commentare il contenuto, entusiasti. "Maccart" è stato furbo quanto basta da realizzare un poster volutamente "amatoriale" relativo ad un brand tanto forte quanto desiderato, e osservarne poi la disattenta proliferazione.
Del resto non ci giunge alle orecchie nulla di nuovo, sappiamo bene che sui nostri social condividiamo tanti contenuti spesso quasi automaticamente, ma certo anche la coincidenza temporale con le proteste contro il SOPA, che è lo stesso Mario a sottolineare nel video, fa pensare a quanto ingenuo molte volte possa diventare l'utilizzo di uno strumento, invece estramente potente, qual'è Internet. Una volta in più ci viene mostrato che la rete, in fondo, non è quel mondo a parte che molti descrivono: la dimensione online, così come quella offline, richiede filtri critici tutt'altro che virtuali.
La pagina Facebook che raccoglie i lavori di Mario, nel frattempo, è stata visitata da moltissime persone, guadagnando tra l'altro molti 'like'. Chissà, questo non sarà forse un esempio di self branding efficacissimo, ma può essere un inizio, no? ;-)