Darren Aronfsky, regista di film come "Black Swan" e "Requiem for a dream", ha portato il suo stile sul piccolo schermo dando vita ad una campagna multimediale di sensibilizzazione sociale contro l'utilizzo di metanfetamine.
Il progetto denominato "The Meth" si compone di quattro spot della durata di 30 secondi nei quali si assiste a scene drammatiche di assuefazione di giovani ragazzi dipendenti dalla sostanza, in preda da disperazione, perdita di controllo fino ad arrivare al tentato suicidio.
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Agency: Organic
Chief Creative Officer: Conor Brady
Executive Creative Director: Brad Mancuso
Creative Director: Urs Ross
Director of Production: Laurale Wunsch
Art Director: Tyler Warrender
Copywriter: Fred Abercrombie
Production Company: Wild Plum
Director: Darren Aronofsky
Director of Photography: Darren Lew
Executive Producer/Partner: Shelby Sexton
Executive Producer: Sandy Haddad
Executive Producer: Scott Franklin
Line Producer: Ted Robbins
La metanfetamina è uno dei farmaci che provocano dipendenza di cui si fa maggior uso e abuso, nonchè uno dei più dannosi.
Può provocare attacchi di cuore, convulsioni, ictus e insufficienza renale distruggendo anche il sistema immunitario.
"Volevamo mostrare la cruda realtà provocata dal consumo di anfetamine"
dice Nitsa Zuppas, direttore esecutivo della fondazione Siebel che finanzia il progetto Meth.
"Sappiamo che rendendo gli adolescenti maggiormente consapevoli delle conseguenze, potremmo contribuire alla diminuzione dell'utilizzo."
Non è la prima volta che Aronofsky si è prestato per contribuire alla battaglia contro l'uso di metanfetamine, nel 2008 ha diretto un'altra serie di annunci per la stessa campagna.
Quest'anno, per avvicinarsi al mondo degli adolescenti, si è deciso di dar vita ad una campagna di comunicazione integrata. Accanto alla realizzazione degli spot è stata predisposta la realizzazione di un apposito sito web "The meth project" , per fornire maggiori informazioni sui rischi provocati dal consumo di metanfetamine. Il progetto ha visto la realizzazione di partnership con esperti del settore e diverse agenzie, tra cui il National Institute on Drug Abuse e il Substance Abuse & Mental Healt services administration.
Zuppas, parla dell'esigenza fondamentale di coinvolgere i giovani in un modo del tutto nuovo. Per questo sono state create pagine interattive attraverso le quali è possibile far domande e utilizzare l'applicazione "Il corpo di Meth" dove è possibile sezionare un corpo e guardare realmente i danni provocati dalla sostanza.
"Quando guardi le foto di coloro che sono dipendenti dalla metanfetamina, sembrano avere il cancro.La sostanza è una delle cause principali di violenza e atti criminali".
La strada intrapresa dalla campagna non è per niente semplice, in passato ci sono stati altri tentativi fallimentari come nel caso della campagna anti droga degli anni 80' "Your brain on drugs".
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La Campagna "The Meth" invece, potrebbe avere maggiori influssi proprio grazie alla sua cruenza che mostra la verità, nuda e soprattutto cruda, sul mondo della dipendenza dalla sostanza.