Gran performance del nuovo programma di Michele Santoro in termini di engagement interattivo e Social TV. Succede quando la tv esce dagli schemi del broadcasting generalista e si trasferisce in Rete.
Santoro ci aveva già provato con la diretta streaming di Raiperunanotte. Altri programmi italiani vengono ripetutamente twittati o hanno pagine Facebook, ma Servizio Pubblico è il primo programma in Italia che sfrutta tutte le potenzialità della Rete e dei social network.
Nella prima puntata andata in onda Giovedi 3 Novembre è riuscito ad attrarre uno share on line di dimensioni generaliste tipiche della TV: 3,6 milioni di contatti in streaming sul sito della Repubblica, il Corriere, il Fatto Quotidiano e il sito ufficiale. Inoltre, il programma è andato in onda sul satellite su Sky Tg 24 e i canali 100, 500 e 504, oltre a tutte le tv locali del digitale terrestre in cui ha raggiunto il 12% di share auditel.
La trasmissione incontra il web e sfrutta le potenzialità del passaparola e dei social media: la pagina della diretta sul sito è stata condivisa oltre 200mila volte, rilanciata da oltre 1000 persone su Twitter e da quasi 2000 su Google+.
Servizio Pubblico è l’erede di Anno Zero e nasce con l’idea di diffondersi viralmente su tutto il territorio nazionale e cerca di far questo utilizzando i maggiori SN. Oltre quindi ad una visione multicanale, è possibile visionare l’intera puntata del programma sul canale YouTube ufficiale di Servizio Pubblico.
Per quanto riguarda invece Facebook e Twitter, sono stati integrati completamente nel programma. Con Facebook, vi è la possibilità tramite il plug in sociale di commentare in diretta lo streaming del programma e consentire il confronto in tempo reale. Un altro tool utilizzato è Facebook Questions per fare tre sondaggi direttamente sulla fan page di Servizio Pubblico a cui hanno riposto più di 160 mila utenti. Due strumenti per raccogliere impressioni a caldo e favorire la partecipazione e l’interazione fra persone e persone, fra persone e il programma.
L’account Twitter, che ha raggiunto oltre 11.600 followers in pochi giorni, è stato fondamentale per la diffusione del programma, viste le proprietà del sito di microblogging di diffondere velocemente informazioni, frasi salienti, opinioni. Il programma è stato nella classifica italiana dei trending topic e anche l’hashtag #serviziopubblico è stato protagonista del social network cinguettante fino al giorno dopo. Certo le possibilità offerte da Twitter sono ben superiori, considerato come il social network dell’informazione per eccellenza, ma con un po’ più di genialità lo strumento potrebbe essere sfruttato al massimo.
Come noi Ninja avevamo già raccontato, il crowdfounding, basato sulla campagna "10 euro di tivvù", ha fatto leva sull'emozione e il sentimento della mancanza di un servizio veramente pubblico nella tv italiana, ed è stato essenziale per la creazione del format: sono stati 100.000 i sostenitori che con le loro donazioni hanno permesso la messa in onda del programma.
Oltre ad essere il primo esperimento di fruizione crosspiattaforma, Servizio Pubblico detiene anche il primato per live streaming da I-pad e I-phone in Italia.
La visione del programma in streaming, la possibilità di commentare live, la partecipazione ai sondaggi e l’esito in tempo reale, le twittate, il video on line tutta la settimana … sono tutti gli ingredienti per una ricetta sociale di successo che crea un’esperienza emotiva, relazionale, partecipata, pubblica e democratica.
Il progetto multipiattaforma di Servizio Pubblico può davvero rivoluzionare il sistema della comunicazione tv?