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  • 5 piattaforme per il crowdfunding

    28 Ottobre 2011

    Vi abbiamo spesso parlato di crowdsourcing e crowdfunding come strumenti attraverso i quali dar vita alle proprie idee e ai proprio progetti.

    Di certo le piattaforme crowdfounding in sé non sono le galline dalle uova d’oro, perché se il progetto che si vuole finanziare non ha degli elementi innovativi, creativi ecc… la presenza sulla piattaforma non garantisce il finanziamento certo del progetto.

    Di seguito vi riportiamo una selezione di 5 piattaforme di crowdfounding, tratta dall’elenco delle 11 migliori piattaforme di crowdfounding in ambito sociale e no-profit stilato da Mashable.

    1.  Crowdrise

    Crowdrise è una piattaforma di crowdfounding veloce ed efficace che può essere utilizzata sia da organizzazioni senza scopo di lucro sia da singole persone che intendono sostenere una organizzazione no-profit.

    Il progetto 2011 ING New York City Marathon – $1 Mil a Mile è il progetto che ha ottenuto più successo fin’ora arrivando a raccogliere $3,919,306.

    2. Kickstarter and IndieGoGo

    Kickstarter  – di cui ha già parlato in un precedente articolo Nokamata – che recentemente ha raggiunto 1 milione di sostenitori, finanzia progetti creativi, dalla fotografia al cinema, dall’editoria alla tecnologia.

    IndieGoGo, che ha più di 40.000 progetti attivi in oltre 200 paesi, è rivolta al finanziamento di progetti creativi, sociali e imprenditoriali.

    Entrambe le piattaforme pongono limiti di tempo alla raccolta fondi ma, mentre Kickstarter richiede di raggiungere l’obiettivo prefissato per ricevere il denaro, IndieGoGo consente di conservare i fondi raccolti anche se non si raggiunge l’obiettivo.

    Uno dei progetti più popolari e con più fondi è Angry Video Game Nerd: The Movie, commedia che sarà basata, come dice il nome stesso, sul videogioco The Angry Video Game Nerd nel quale un giocatore scontento/internet celebrity dovrà superare la sua fobia del gioco per salvare i suoi fan.

    3. OpenIDEO

    OpenIDEO, vincitrice del Webby Awards nella sezione Community, è una piattaforma che risolve i problemi attraverso le idee.

    Su OpenIDEO, in collaborazione con organizzazioni no-profit, vengono presentati dei problemi e in seguito viene lanciata una “sfida”. I membri della community possono contribuire alla progettazione di una soluzione attraverso il brainstorming, dando poi dei feedback ad ogni step del processo creativo, fino ad arrivare ad una soluzione sostenuto dalla community.

    A Gennaio è stata lanciata la sfida “Come possiamo migliorare la salute materna con le tecnologie mobili per paesi poveri?” Sono state condivise 285 idee e ispirazioni, 20 progetti valutati e 10 sono stati nominati i vincitori. Oxfam e Nokia si stanno occupando insieme a OpenIDEO della realizzazione dei prototipi e al collaudo dei progetti vincenti, e la community viene costantemente aggiornata sui loro progressi.

    4. 33needs

    33Needs permette agli individui di investire in imprese sociali in sei aree tematiche: the planet, education, community, health, opportunità e sustainable food. Qualsiasi individuo o startup può presentare la propria attività sociale.

    33Needs considera il donatore come un investitore e fornisce strumenti per la gestione di un portafoglio. Incoraggiano persino la creazione di squadre dove raccogliere i soldi dei singoli per avere un capitale totale maggiore e investire insieme in diverse imprese. 33Needs premia i donatori anche attraverso dei punti che si possono convertire in denaro nello store online.

    Half United, una società di abbigliamento, è una storia di successo recente su 33Needs. Essi forniscono un pasto agli affamati ad ogni acquisto di abbigliamento. Sono anche crowdsourcing lavoro di progettazione.

    5. Ushahidi

    Ushahidi – anch’esso premiato ai Webby Awards – è una no-profit tech company specializzata nello sviluppare software liberi e open-source per la raccolta delle informazioni, la visualizzazione dei dati e la mappatura.

    E ‘stato originariamente creato per mappare casi di violenza in Kenya, a seguito delle elezioni, nel 2008, ma da allora ha esteso a lavorare su una serie di progetti, dai diritti umani allo sviluppo del software.