Alzi la mano chi non ha mai sbagliato nella vita ad inviare un sms. Un errore che spesso può costare amicizie e incidenti diplomatici. Cercate di ricordare come vi siete sentiti dopo un sms inviato alla persona sbagliato e moltiplicate la sensazione per 13.0oo. E capirete, forse, come si è sentito Eric Besson, il ministro francese dell'Industria, quando ha capito di aver inviato come tweet pubblico un direct message destinato ad una donna (che i maligni dicano non essere sua moglie, visto che la signora Besson non ha un profilo Twitter).
10:59 - "Quando torno a casa vado a letto. Troppo stanco. Con te?" Eccolo, il tweet incriminato che è rimasto online per un po', finché il ministro, una decina di minuti dopo, non si è accorto della cosa e ha provato a sdrammatizzare con un altro tweet che suonava più o meno così "Lol! Mi scuso, così imparo a non toccare la lista delle bozze e a premere per sbaglio sul tasto invio. Non vado a letto...».
Ovviamente su Twitter si è scatenata l'ironia e i RT non si contano, tanto che Besson ha presto smesso di "Lollare" e ha definito "deliri" gli inevitabili sfottò che la rete non smette di indirizzargli.
Del resto, essere personaggi pubblici comporta da sempre questi inconvenienti e la rete non perdona. Di sicuro, adesso sappiamo che è Besson in persona a gestire il suo account Twitter e questo non può fargli che onore. Account che a 24 ore "dall'incidente" ha guadagnato 1.300 follower, come twitta lo stesso ministro.
L'unico dubbio è: non sarebbe stato meglio "investire" 15 cent in un caro vecchio sms? Il ministro avrà inviato un tweet per arginare i costi della politica?