Sono sempre sensibile ai progetti che uniscono azioni filantropiche e nuove tecnologie. Qualche settimana fa vi raccontai di “I had cancer”, piattaforma che unisce e geolocalizza storie di chi ha il cancro o chi è guarito.
In questi mesi di agosto è tornata alla ribalta il progetto charity:water e la storia di Rachel Beckwith, la ragazzina di soli 9 anni, scomparsa in un incidente stradale, che attraverso questa ONG aveva raccolto più dei 300 dollari come obiettivo e desiderio di compleanno. 1 milione di dollari e una pagina che continua ad avere donazioni sul mycharity:water, piattaforma dedicata alle donazioni pubbliche.
Charity:water è una ONG e nasce da una crisi spirituale del suo fondatore, Scott Harrison, che racconta in un video la sua storia e cosa lo ha spinto a creare questo progetto.
Scott Harrison - charity: water from Big Omaha on Vimeo.
La mission di Charity:water è quella di costruire pozzi d’acqua nei paesi in cui manca. Africa, Asia e America sono i continenti in cui questa ONG con base a NY ha costruito i suoi primi pozzi. I progetti vengono seguiti da esperti nel settore grazie alle donazioni pubbliche e private. Il 100% delle donazioni pubbliche è destinata alla costruzione dei pozzi (come da report finanziario del 2009 scaricabile qui)
Chiunque di noi, sulla scia di Rachel ad esempio, può aprire un proprio progetto su mycharity:water, o partecipare ai progetti proposti dalla stessa ONG, come la campagna di settembre che celebra i 5 anni di charity:water. Questo progetto mira alla raccolta di più di un milione di dollari per l’acquisto di una perforatrice.
Che dite ninja, li aiutiamo?