Nel corso degli ultimi mesi abbiamo assistito ad una serie di passaggi di proprietà, acquisizioni, cessioni, ingressi nei mercati azionari, che ha riguardato i principali social network e che ha disegnato un quadro di relazioni societarie completamente nuovo, mostrando nel contempo quanto quello dei social media sia un campo interessante ed appetibile per molti investitori.
In questo articolo ripercorriamo alcuni degli episodi più recenti, introducendo anche qualche (quasi certa) operazione futura.
Uno dei processi di acquisizione sicuramente più importanti e che ha contribuito a modificare lo scenario di riferimento nel campo della telefonia VoIP è quello che ha portato all’acquisto di Skype da parte di Microsoft. Dopo una serie di rumors che volevano sia Google che Facebook interessati ad assumere il controllo del servizio di video web conferencing o a costituire una joint venture, con un colpo di coda la società di Redmond si è inserita nelle trattative e ha chiuso un accordo con il quale ha acquisito il client VoIP per una cifra di 8 miliardi di dollari, più altri 500 milioni per farsi carico dei debiti della compagnia. Per Microsoft si è trattato della più grande acquisizione nei suoi trentasei anni di storia, che va ad inserirsi in una strategia di rilancio del settore voice e mobile.
Una cessione che può definirsi una vera e propria svendita è invece quella che ha riguardato Myspace. Quello che è stato il primo vero social network di successo della storia è stato venduto alla Specific Media, una compagnia specializzata nella pubblicità online, per 35 milioni di dollari dalla News Corp. di Rupert Murdoch, che a sua volta lo aveva acquistato nel 2005 per ben 580 milioni di dollari. Solo lo scorso anno, la divisione che include il social network ha accumulato perdite per 575 milioni. Gli utenti di Myspace diventeranno così la base per la rete pubblicitaria della Specific Media, che ha affidato la direzione creativa del progetto all’attore e musicista Justin Timberlake.
L’IPO di Renren, social network diffuso principalmente in Asia, ha aperto invece la strada a quello che è stato un vero e proprio ingresso di successo nei mercati azionari, vale a dire quello di LinkedIn. La rete sociale per professionisti prima al mondo per numero di utilizzatori è sbarcata a Wall Street con una valutazione di 4,3 miliardi e il primo giorno di contrattazioni il prezzo delle azioni al pubblico si è aggirato tra i 42 e i 45 dollari, ben al di sopra di quello preventivato di 32-35 dollari. Lo scorso luglio il titolo ha raggiunto la quotazione di 100 dollari per azione, in una specie di gioco al rialzo da parte degli speculatori.
E Facebook? Dopo voci e smentite circa la sua possibile quotazione sui mercati azionari, il sito della CNBC riporta che il social network di Mark Zuckerberg potrebbe lanciare la sua IPO nei primi mesi del 2012 e raggiungere una valutazione di 100 miliardi di dollari.