L’attacco era cominciato per le strade di Londra: Greenpeace sfidava Wolkswagen portando in piazza decine di militanti vestiti da Stormtroopers.
E ora l’attacco continua. Da poche ore è online un’intelligente e beffarda campagna mediatica targata Greenpeace, lanciata con uno spoof dell’ultimo (celebratissimo) spot del marchio automobilistico - The Force - andato in onda durante il Superbowl ottenendo in seguito oltre 40 milioni di visualizzazioni online.
Greenpeace contesta alla casa tedesca di ostacolare di fatto l’abbattimento delle emissioni di CO2 attraverso una costosissima attività di lobby. Un abbattimento che consentirebbe la riduzione delle emissioni di gas serra del 10% in 10 anni e in cui sono già impegnate aziende virtuose come Google, Ikea, Sony e Barilla. Alla Wolkswagen - tutt’oggi contraria al miglioramento degli standard di efficienza dei carburanti - il gruppo ambientalista rinfaccia le sue responsabilità ambientali in quanto prima azienda automobilistica in Europa e chiede ai suoi dirigenti di fare un passo in avanti e impegnarsi a produrre solo veicoli “oil free” entro il 2040.
Lo spot riprende l’immaginario di Guerre Stellari per ritrarre il piccolo Darth Vader dello spot originale come simbolo di una spietata Forza Oscura che minaccia la Terra: nel video all’avanzata del male si oppone l’Armata Ribelle di Greenpeace. Tutti, naturalmente, sono invitati a unirsi alla lotta del bene contro il male.
Allo spoof (prevedibile il successo virale, ad oggi sono quasi 50.000 le visite sulla sezione italiana YouTube) si associa una curatissima e divertente pagina web centrata sulla stessa grande narrazione firmata George Lucas. Qui si invitano gli utenti ad arruolarsi ufficialmente come “Jedi” tra le file del bene (sono più di 100.000, in un paio giorni). Agli iscritti viene proposto un addestramento in otto step - da Piccolo Ewok fino a Yoda - in cui ad ogni step corrisponde una prova ulteriore nella diffusione del Manifesto. Per ogni persona invitata a visitare la pagina si riceve 1 Punto Forza. Ogni persona convinta ad unirsi all’Alleanza vale 5 Punti Forza. E così via. Il premio finale è un’originale T-shirt di Greenpeace. Sempre sulla pagina ufficiale è già possibile trovare l’episodio n°2 della campagna.
La strategia è senz’altro frutto di un’intuizione brillante ed ha il merito di servirsi di una comunicazione chiara, franca e leggera. Il linguaggio adottato soprattutto sul web ha anche il merito di smussare la portata potenzialmente radicale dello spot (le rappresentazioni manichee di due brand - uno buono, l’altro cattivo - vengono spesso percepite come banali semplificazioni, con potenziale effetto boomerang). Riferendosi infatti alla Wolkswagen i creativi hanno scelto parole di speranza e collaborazione ed anche il secondo video-episodio sembra significativo in questo senso (“Together we can turn VW away from the Dark Side”).
Inoltre l’idea di calare direttamente il pubblico nella mitologia starwarsiana per spingerlo allo sharing attraverso un giocoso meccanismo di rewarding sembra efficace e opportunamente ironico.
Forse l’unico tratto di debolezza dell’intera campagna sta paradossalmente proprio nel citato riferimento cinematografico: per quanto il titolo le ambientazioni siano ancora universalmente note, infatti, le vicende ed i personaggi della grande saga di Star Wars sono oggi probabilmente poco familiari al target giovane di Greenpeace, nato per lo più decenni dopo il successo planetario del kolossal. Forse sul web farebbero comodo trama e glossario. Magari una nota sulla principessa Leila.