Alcuni, quando si parla di Erasmus, hanno in mente video divertenti di gente ubriaca che parla male una lingua straniera. Senza negare che è anche quello, di sicuro il progetto Erasmus ha un grande impatto nella vita degli studenti.
Un periodo di studio, o un periodo di lavoro (Erasmus placement, attivo nelle diverse università italiane), fa in modo che uno studente possa crescere, studiare, lavorare e soprattutto imparare una nuova lingua straniera. Per chi non ha mai fatto un’esperienza del genere ovviamente io la consiglio, essendo ex erasmus per entrambi i progetti di mobilità :)
Ma oggi, cari Ninja imprenditori e aspiranti tali, l’Europa ha pensato anche a voi. Dal 2009 è infatti attivo Erasmus for Young Entrepreneurs. Di cosa parliamo?
Il progetto di scambio prevede l’offerta ai nuovi imprenditori di potersi formare direttamente in una PMI di un paese europeo per conoscere una realtà imprenditoriale e acquisire nuove competenze, oltre allo scambio di esperienze tra nuovi imprenditori e professionisti già affermati. Così si rafforza il network, che potrebbe poi tornare utile per un eventuale internazionalizzazione della stessa.
Possono partecipare quindi sia giovani imprenditori che abbiano seriamente intenzione di iniziare una nuova attività imprenditoriale o coloro che negli ultimi 3 anni ne hanno attivato già una. Ma possono partecipare anche attuali imprenditori di PMI italiane, che hanno voglia di sperimentare e ospitare un giovane imprenditore estero nella propria realtà.
Ovviamente è importante conoscere la lingua del paese di destinazione, o comunque avere una buona conoscenza della lingua inglese.
Il progetto, della durata minima di un mese ad una massima di sei, si avvale di più di 100 intermediari locali, che potete consultare qui. Infatti bisogna registrarsi on-line, ma successivamente sarà l’organo presente nella regione di residenza il contatto di riferimento durante tutto il processo. Qui, inoltre, è possibile trovare le guide per la registrazione, sia che voi siate un giovane imprenditore o un imprenditore ospitante.
Un trasferimento di know-how sostenuto dai fondi europei potrebbe essere la soluzione alle difficoltà di fare impresa? È davvero utile un programma del genere? E quanti imprenditori italiani sono disponibili ad accettare un giovane imprenditore estero?
Nella moderna società della conoscenza, dove le parole d’ordine sono condivisione e network, può davvero rivelarsi una ricchezza di cui tener conto. Credo che sia la possibilità di partire, ma anche e soprattutto la possibilità di ospitare una giovane mente europea, possa rivelarsi fruttuoso, e perché no, un incentivo a crescere in un’Europa aperta a tutti.