L‘8 marzo, Warner Bros. mette a frutto un accordo esclusivo con Facebook e testa per la prima volta sul social network un servizio di noleggio film online mettendo a disposizione degli utenti The Dark Knight. L’iniziativa è un successo. Visto l’alto numero di richieste da parte degli utenti di Facebook, la casa di distribuzione decide immediatamente di allargare l’offerta e lancia altri cinque titoli il 28 marzo: Harry Potter and the Sorcerer’s Stone, Harry Potter and the Chamber of Secrets, Inception, Life As We Know It e Yogi Bear.
Ma in che cosa consiste il servizio? Gli utenti possono noleggiare la pellicola digitale per 48 ore usando 30 crediti Facebook, ovvero 3 dollari. Per il momento il noleggio è l’unica opzione, ma Warner Bros. lavora per poter offrire anche l’acquisto permanente della pellicola. Nell’operazione Facebook, un poco come Apple con l’app store, prende una fetta del 30% delle vendite effettuate usando Credits.
Ma al contrario di piattaforme come iTunes, Facebook offre il valore aggiunto della conversazione e delle possibilità della social TV. All’interno del servizio infatti è possibile commentare, condividere, e interagire con i propri amici e altri utenti. Se da una parte questo servizio su Facebook crea un’esperienza simile alla social TV, ci sembra però che si tratti di un fenomeno molto diverso da altre applicazioni come GetGlue, Miso, e le apps proprietarie di grandi gruppi distributivi (da Netflix ai player social TV su iPad di sviluppati per specifici contenuti da ABC) per sue implicazioni sul sistema di distribuzione audiovisiva online. Qui la rete sociale è già esistente ed è per questa ragione che un gigante come Warner Bros. decide di portare a Facebook una fonte addizionale di guadagno: non a caso, infatti, i titoli resi disponibili online sono anche quelli le cui pagine contano la più fervida attività e il più alto numero di fan. All’origine della partnership non c’è una nuova tecnologia o la volontà di creare una nuova esperienza, quanto piuttosto il desiderio di capitalizzare direttamente sull’engagement dei fan delle pellicole Warner Bros. su Facebook. Quello che ci sembra più interessante è il fatto che il marchio e il bacino di utenza di Facebook convincano grandi conglomerati della distribuzione audiovisiva come Warner Bros. a lanciare offerte simili per un pubblico tutt’altro che di nicchia come potrebbe essere un’app movie rental su iPad.
La vera domanda quindi resta: quanto si diffonderanno questi diversi modelli di distribuzione ancorati nel tessuto sociale del web contemporaneo? E ancora: quanto contribuirà la TV connected alla diffusione di meccanismi simil
E voi: noleggereste un film su Facebook?
{noadsense}