In un mondo dominato dall'overload di informazioni, "la velocità - secondo Matt Brittin, direttore di Google UK e Irlanda- è la killer application dimenticata – l'ingrediente che può separare i vincenti dagli altri. Sappiamo che prima forniamo risultati, maggiori saranno le persone che troveranno utile il nostro servizio". D'altronde, proprio la velocità è un "valore" che caratterizza da sempre la Grande G come dimostra la modalità Instant e il browser Chrome. Tuttavia, la velocità, però, che alimenta la società attuale, spesso rende impossibile trovare un momento di pausa per riflettere davvero su quello che accade e ci circonda. Think Quarterly, il nuovo magazine di Google, nasce proprio con l'obiettivo di fornire uno spunto di riflessione sulle ultime novità del web e del mondo business.
Da oggi, tra le varie fonti di informazione, c'è anche Think Quartely che, come recita la Twitter Bio, raccoglie i pensieri delle menti più brillanti sul mondo hi-tech e business.
E già, perchè proprio il web, che si è reso promotore di tante "rivoluzioni", ha sicuramente cambiato il modo con cui le persone interagiscono con le informazioni e il mondo delle news. Dopo la tv, Internet è il mezzo più utilizzato per accedere alle notizie: in America, ma non solo, il 59% della popolazione lo considera il primo mezzo di informazione, così come riporta la ricerca di Pew Internet and American Life Project.
E' stato scelto uno stile minimalista e pulito dai colori chiari, in piena sintonia con l'identity della Big G, per dare, appunto, risalto alle informazioni, "core" del web-magazine trimestrale edito da Google. E non a caso, il primo numero, è dedicato proprio ai dati: con Think Data si invita a riflettere su tutte le tipologie di dati, (data obesity, data impotence, data overload e open data) e su come quest'ultimi, o meglio il loro utilizzo, si traduca in un fattore competitivo e di innovazione, assolutamente importante per il business.
Nato sotto forma di short book come tool per la comunicazione con i diversi partner, Google ha deciso poi di distribuire Think Quarterly in forma gratuita sul web. Il lancio, avvenuto il 21 Marzo, sarà seguito da successive edizioni a cadenza trimestrale già attese per Maggio, Luglio e Ottobre. Considerando anche la natura gratuita del periodico, si tratterebbe, insomma, quasi di un'operazione filantropica, anche se, come suggerisce il Time, sarebbe un'abile trovata di marketing. Su Twitter, invece, non viene promosso il magazine, ma fornite micro-news sul topic del numero corrente.
La prima edizione dell'informazione "made in Google", progettata dalle menti creative di The Church of London, raccoglie in 64 pagine contributi di dirigenti della Big G, leader nel campo della tecnologia, come il CEO di Vodafone UK, Guy Laurence, Hal Varian, capo dell'area economica di Mountain View, ma anche di Peter Kruse, psicologo di fama mondiale per avere un'altra visione del mondo dei dati.
Una scrittura snella per facilitare la lettura, ma nello stesso tempo accattivante: per iniziare il vostro viaggio nel mondo dei dati, vi consiglio di partire da "A visual history of data capture through the ages" che descrive l'evoluzione delle informazioni dai primi tally stick, arnesi in legno o ossa degli uomini paleolitici, ai clouds.