Da qualche giorno, l'ICANN ha ratificato l'approvazione dei domini di primo livello .xxx.
I nuovi indirizzi dovrebbero entrare in commercio entro poche settimane (secondo trimestre dell'anno). L’ICM Registry, società consorziata con l’ICANN, ha già iniziato a raccogliere oltre 230.000 “prenotazioni”, che intende vendere a circa 60 dollari l’una.
Ad ostacolare la nascita di questa nuova estensione dedicata esclusivamente al mondo pornografico sono proprio quelli che di tale settore sono gli interpreti principali, secondo cui l’utilizzo di tale tipologia di domini sarebbe poco vantaggioso, se non del tutto inutile.
Si sono riuniti a San Francisco in un meeting per protestare contro il pagamento di questi domini, che secondo loro saranno solo dei redirect verso i loro numerosi siti già presenti sul web.
Resteranno rigorosamente fuori dalla porta tutti gli aspiranti che non avranno le dovute credenziali di appartenenza al porno-business, mentre le aziende del settore avranno la possibilità di riservare i domini XXX desiderati così da "proteggere i propri brand e i diritti di proprietà intellettuale" attraverso di essi.
Questa soluzione sembra non far felici le major del settore, ma la decisione dell'ICANN sembra irrevocabile ormai. Secondo quest'ultima, si vigilerà meglio sui contenuti dei siti in questione evitando soprattutto la pedopornografia.