Molti sanno che Dilma Roussef è la prima “donna presidente” del Brasile, ma non tutti conoscono le strategie 2.0 adottate durante la campagna elettorale della “rossa” più famosa della politica brasiliana.
Nonostante il fortissimo appoggio del suo predecessore Lula infatti, Dilma Rousseff all’inizio della campagna era ben lontana dall’occupare nella mente dei brasiliani il posto di nuovo presidente e anzi per alcuni era sconosciuta poiché rimasta sempre in ombra nella sua trentennale carriera politica. Fu per questa ragione che la Rousseff decise di rivolgersi ad un’agenzia di comunicazione digitale brasiliana, la Pepper Communication, che a sua volta chiese aiuto alla più autorevole Blue State Digital (l’agenzia che ha curato la campagna presidenziale online di Barack Obama).
Gli obiettivi della BSD erano inizialmente due:
- Avvicinare la candidata ai suoi sostenitori fornendo loro l’opportunità di interagire direttamente con lei condividendo proprie idee, storie e speranze per il futuro.
- Presentare alla community online la candidatura come una continuazione del lavoro svolto da Lula fino a quel momento.
Per ottenere “l’engagement” necessario la BSD decise di utilizzare diversi canali: innanzitutto i social network che in Brasile vengono identificati principalmente con Orkut (il cui 53% di iscritti è di origine brasiliana) e solo successivamente con Twitter e Facebook; fu poi creato un programma di Email Marketing per tenere sempre aggiornati i sostenitori sugli spostamenti di Dilma e gli eventi offline (legato al sito istituzionale ).
Risultati della campagna:
Oltre ad aiutare Dilma Rousseff a diventare presidente del Brasile, la breve campagna ha registrato più di 4,5 milioni di contatti sul sito ufficiale della candidata, con più di 200,000 iscrizioni alla newsletter. Il programma di Email marketing ha raggiunto oltre 1 milione di persone in 6 mesi. Il profilo Twitter di Dilma oggi supera i 470,000 followers, la fanpage di Facebook supera il milione di fan.
Questi sono tutti risultati importanti in un paese come il Brasile dove il digital divide è ancora una drammatica realtà. Da qualche settimana infatti Dilma Rousseff ha annunciato la volontà di portare la rete nelle case di tutto il Brasile, con un “Piano nazionale della banda larga” mirato all’abbattimento delle costose tariffe di accesso al web e lo sviluppo delle infrastrutture necessarie ancora assenti in molte parti del paese.