Doochoo, startup italiana ma incubata a San Francisco ha tutte le potenzialità per avere successo. L’idea è di Paolo Privitera e Armando Biondi. Punto di partenza: quanto sono importanti le opinioni? Tantissimo.
Acqua calda? Mica tanto. Oggi i sondaggi sono spesso relegati ad un mare di informazioni, posti qua e là nel vasto mondo del web. Quello che Doochoo sta creando è un aggregatore di informazioni, come viene chiamato dagli ideatori: “Una wikipedia semantica per le opinioni”.
L’idea si è estesa, e da Couchin, applicazione per lo smartphone, si è arrivati all’ideazione di Pick1.
Couchin è una applicazione per votare i tuoi programmi preferiti, commentarli in diretta e invitare i tuoi amici a fare altrettanto, creando un Auditel 2.0 completamente rinnovato attraverso l’uso dei social network. L’idea è quella di una vera e propria community, che si riunisce, commenta e condivide le opinioni sul proprio programma televisivo preferito. Visione simpaticamente apocalittica: aggregazione di opinioni e commenti live di adolescenti sulla Finale di Amici :) .
Pick1, invece, ha una missione diversa. L’opinione viene intesa in maniera differente. Che sia per decidere dove andare a mangiare, o semplicemente fare una domanda per soddisfare una propria curiosità e attendere una risposta dal mondo social. Che siano amici o semplici curiosi. Avvicinandosi magari, a quell’aspetto di community, che risulta essere il punto di forza su cui far leva nel web.
Nel mio gruppo di amici riesce sempre molto difficile scegliere il locale per la serata. Ci ritroviamo sempre con 2-3 opzioni, e con un via vai di messaggi cerchiamo di metterci d’accordo. Spesso fallendo! Pick1 potrebbe essere la soluzione. Si carica la propria domanda, e si invitano gli amici a rispondere, attraverso la condivisione sui social network. Gli amici, alla stessa domanda, possono anche aggiungere opzioni, fare la propria votazione e infine lasciare un commento. Una bella pie chart ci dirà quale è il locale preferito dalla maggioranza. Il log-in è possibile tramite FB, e qui trovate l’applicazione.
Ma pensiamo su larga scala e andiamo oltre alla serata con gli amici. Magicamente mi trasformo in una multinazionale del cioccolato (aggiungerei un magari :) ) e vorrei sapere che opinione si ha sulle tavolette al cioccolato fondente e peperoncino, perché mi piacerebbe allargare la gamma del mio prodotto di punta. Attraverso il sito, e le pagine social che ormai tutte le più grandi aziende hanno, faccio partire un sondaggio che mi dia un risultato esatto, e che non si perda tra mille commenti che potrebbe suscitare il mio semplice Twitter o status su FB.
La triade, si conclude con alcuni progetti in via embrionali che vengono anticipati qui, e che prevedono una visione “local” delle opinioni. Ask to neighbor dovrebbe infatti essere un punto di incontro delle opinioni del vicinato, riguardanti gli aspetti più comuni, magari andando a sopprimere le vecchie e noiose riunioni di condominio.
Doochoo opinions’ movement.
Anche questa settimana una nuova startup, che parte da un’idea semplice ma ne rinnova il contenuto. Dare la propria opinione non è mai stato così semplice. Dopotutto nell’attuale knowledge economy, la conoscenza è tale solo se utile. E aggregare le idee, le opinioni e creare automaticamente delle pie charts che possano rappresentare i gusti e le scelte del web, con la mano sempre amica dei social network, può davvero essere un nuovo modo di intendere il sondaggio.