Nei nostri post di solito cerchiamo di mostrarvi le idee più belle trovate in rete, le più interessanti o quelle stilisticamente realizzate meglio.
Ma spesso nelle nostre ricerche ne vediamo anche altre veramente brutte, schifose e stupide e siccome non vogliamo privarvi di nulla, ecco la Top 5 Horror di Dicembre, la classifica con i 5 orrori del mese.
WikiLeaks. Butterfly doesn't!
Su Ninja Marketing abbiamo parlato tanto di Wikileaks (dall'inglese "leak", "perdita", "fuga [di notizie]") e analizzato il caso da diversi punti di vista: quello virale, quello dei social media, della brand image ed, infine, della psicologia e dell’archetypal branding.
Beh pensate che in Pakistan l'agenzia RG Communications ci ha fatto un billboard parodia per promuovere il brand di assorbenti Butterfly.
Non sprecare il tuo sperma!
Per attirare donatori alla banca del seme, in australia l'agenzia Jamshop ha realizzato un annuncio stampa molto "non-convenzionale".
E' maschio!
Non conoscevo l'usanza di inviare cartoline per annunciare l'arrivo di un bambino. Guardate un pò quella che mi ha segnalato Luigi Ferrara di Ninja Marketing.
Manuela Arcuri e lo spot più brutto del 2010
Sul web a dicembre è stato tra gli argomenti più discussi: Lo spot interpretato da Manuela Arcuri per promuovere "Il Labirinto Femminile" un libro di Alfonso Luigi Marra.
Il giudizio "del pubblico" può essere riassunto con le parole di rayoblu, un utente di YouTube: "Una reclame fatta male e quasi surreale: lo sguardo preoccupato e perso nel vuoto dell'attrice, la musica da film horror in sottofondo e le frasi impegnate lette per illustrare la trama del libro."
Il video, originariamente trasmesso in tv sulle reti Rai, è diventato un vero e proprio tormentone virale su YouTube. E come succede a tutti i tormentoni, sono tantissime le parodie che potete trovare su YouTube. Qui sotto quella che mi è stata segnalata da Luca Oliverio di TheBlogTV:
FacePadania, anzi FeisPadania: il primo social network per gente del Nord
Avete sentito del lancio previsto per il prossimo Febbraio di FacePadania, anzi FeisPadania - la versione padana di Facebook?
Sembra però che dietro l'operazione non ci sia il partito leghista, ma Roberto Marzialetti, un imprenditore marchigiano proprietario di un'azienda di servizi web, che il 15 dicembre ha registrato i domini facepadania.com e facepadania.it.
Da qualche giorno il sito web del nuovo social network è offline. Che si trattasse di una provocazione, di un'operazione pubblicitaria o semplicemente che ci abbiano ripensato?
Trovato qui.
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Vi è piaciuta la Top 5 Horror di questo mese? Ricordatevi di segnalarci le cose più brutte che incontrate online e offline. Le più brutte verranno inserite nella Top 5 Horror del mese successivo!
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