Qualche giorno fa commentavo insieme a Mirko-Kiko Hattori Hanzo una serie di casi recenti che hanno creato più di qualche problema 'giuridico', anche a note aziende, spesso non totalmente preparate alle novità del mondo online.
Pensavamo alle vicende che hanno visto Mediaset contrapposta a Youtube per violazione dei diritti connessi, alle quotidiane azioni intentate da e contro Apple, Nokia, Samsung; ma anche a casi clamorosi come la vicenda The Pirate Bay, o alla gestione della privacy online e alla tutela delle proprie opere.
Le differenze tra mondo online e offline, infatti, sono tante e rendono necessario un diverso approccio; diversi sono gli strumenti e diverse molte delle problematiche che possono presentarsi.
Lo vediamo ogni giorno. cosa accade: il mondo politico e il Legislatore, nelle sue molteplici forme, faticano a star dietro ai cambiamenti repentini che le nuove tecnologie e il web portano anche nel mondo reale, con continue osmosi, e sembrano spesso non avere, essi stessi, gli strumenti adatti per interpretarlo e per decodificarlo nel migliore dei modi.
Assistiamo, così, a fenomeni di iperproduzione normativa, a normative a volte confliggenti le une con le altre, a disegni e proposte di legge spesso totalmente anacronistici rispetto alla realtà che vorrebbero regolare, a sentenze inaspettate.
Nella maggior parte dei casi si tratta, semplicemente, di modalità inadatte a regolare determinati fenomeni.
Da qui è nata l'idea di questa nuova rubrica, Diritti Digitali, che, senza avere la presunzione di porre un punto definitivo su argomenti e questioni che, per forza di cose, sono in continua evoluzione, cercherà, partendo da notizie e fatti di attualità, di far luce su alcuni fenomeni giuridici che riguardano il web e le nuove tecnologie: dalle forme di tutela in rete, al diritto d'autore; dall'audiovisivo online, alla pubblicità nelle sue svariate forme; dalla gestione della privacy, all'applicazione delle licenze 'open'.
L'idea è proprio quella di provare a capirne i meccanismi giuridici alla base e commentarli con voi.
La nostra speranza è che una maggiore conoscenza di tali meccanismi possa non soltanto accrescere la consapevolezza di tutti noi che il web lo usiamo costantemente, per lavoro o per diletto, ma possa aiutarci anche a scegliere consapevolmente, nel lavoro e nella vita quotidiana.
Spesso, infatti, un problema non ha una e una sola soluzione, ma quasi sempre le alternative ci sono, anche se non sono note.
In pieno spirito collaborativo, se vorrete segnalarmi argomenti o questioni che vi piacerebbe fossero trattati in questa rubrica, scrivetemi a: morena(at)ninjamarketing(dot)it
A lunedi!