Scritto nel 1998, Il Manifesto per la crescita di Bruce Mau rappresenta un insieme di linee guida per avvicinarsi al mondo del lavoro e allo sviluppo di progetti.
Il primo passo è innanzitutto avere la volontà di crescere. La crescita infatti non è qualcosa che subiamo, è qualcosa di attivo che dobbiamo volere che accada e che pensiamo ci possa cambiare. L’errore è spesso quello di focalizzarsi sul risultato, perché quando quest’ultimo guida il processo, possiamo essere spinti solo dove siamo già stati.
Ciò che è importante invece, è sapere di voler raggiungere l’obiettivo senza necessariamente conoscere la strada da percorrere. La forza sta nell’affrontare ogni avvenimento con la libertà e la gioia di fare tentativi, prove ed errori cercando di scavare in profondità per andare a scoprire il valore profondo delle cose.
A chi non è mai capitato di sbagliare? L’errore non è quello di sbagliare, l’errore sta nel fatto di non memorizzare gli incidenti avuti durante il nostro percorso al fine di trarne degli spunti positivi. Ogni lavoro ci darà comunque la possibilità di imparare qualcosa di nuovo, di esplorare l’ambiente che ci circonda.
Nel punto 9 del Manifesto John Cage ci dice che non sapere da dove cominciare è una forma comune di paralisi. Il suo consiglio: cominciare da qualsiasi parte.
Ciò può avvenire anche grazie all’aiuto di persone che ci hanno preceduto e alle quali dobbiamo permettere di guidarci. L’approccio che dobbiamo utilizzare è simile a quello di un bambino che fa domande stupide. L’importante non è non fare domande stupide, ma accertarsi che le risposte non lo siano.
Ci si deve lasciare andare facendosi trasportare dalle proprie idee e da quelle degli altri utilizzando tutti gli strumenti a disposizione perché anche questi possano fare la differenza.
Il punto 21 cita :" ripetiti se ti piace, fallo ancora". Se non ti piace, fallo ancora.
Un’altra modalità attraverso la quale rendere al meglio le proprie capacità è quella di espandere il lessico e la modalità di pensare. Dimentichiamoci la tecnologia e lasciamo spazio all’espressione della nostra creatività e a quella degli altri. Ogni persona che entra a far parte della nostra orbita porta con sé un proprio mondo di conoscenze da poter incorporare all’interno del nostro permettendoci di crescere. Imitare gli altri non è sbagliato, significa imparare.
La reale crescita spesso avviene fuori dal recinto e dagli spazi nei quali siamo intenzionati a farla. Per questo motivo è importante utilizzare la memoria perché la storia offre alla crescita una direzione.
Queste sono solo alcune delle 43 linee guida citate da Bruce Mau all’interno del “Manifesto Incompleto per la crescita”. Per accedere all’intero elenco, scaricate il contenuto in pdf che trovate qui.