Ci sarebbero tanti orrori da mettere in una Top 5 Horror soprattutto per come si è concluso questo mese di marzo e sappiamo bene a cosa mi sto riferendo.
Ma la nostra classifica è dedicata ad altre schifezze che, male che vada, possono causarci un leggero disgusto o una smorfia di disapprovazione ma nulla più (o almeno lo speriamo).
Perciò distraiamoci un po’ da quello che ci circonda e vediamo quali brutture ci ha regalato la rete e non solo questo mese.
5. Dr Morepen, SAT-ISABGOL
I disegni sono stile cartoon un po’ deviati e rappresentano un povero malcapitato che prende un brutto spavento e, come nel più classico dei cinepanettoni, emette un tonante peto, chiara avvisaglia di ciò che di lì a poco potrebbe accadere nelle sue mutande.
Il prodotto pubblicizzato dovrebbe essere un lassativo indiano, mi pare di capire, o almeno spero, che abbia gli stessi effetti di un grande spavento. Un lassativo naturale appunto.
A me in ogni caso non pare una cosa proprio tanto piacevole da vedere.
Secondo voi funziona? Che ne dite?
4. Hair Club
C’era un tale che diceva che una cosa messa al di fuori del proprio contesto di appartenenza può creare straniamento o sconcerto in chi la guarda. Non ricordo chi fosse quel tale ma credo fosse uno che sapeva il fatto suo perché aveva perfettamente ragione.
Facciamo un esempio? I capelli.
Se li lasciamo al loro posto hanno decisamente il loro perché, a volte addirittura possono “fare la differenza” in testa a uomini e donne davvero graziosi d’aspetto; ma prendiamo anche un solo capello, fosse pure quello Giselle Bundchen o di Brad Pitt e spostiamolo in un altro contesto, quello della nostra minestra ad esempio, ed ecco che avremo lo straniamento, lo sconcerto di cui parlava quel tale e anche un minimo di disgusto.
Ecco perché un cavolfiore con dei ciuffi di capelli sparsi a casaccio fa schifo.
3. Felona Lightz
Boh!
2. Profumo intimo Vulva
C’è questa tipa che suda manco fosse Galeazzi su una Cyclette, la musica ammiccante, un maniaco sessuale che assiste alla scena di lei che pedala con uno sguardo che vorrebbe essere malizioso e la telecamera che indugia su alcuni particolari anatomici, anzi su quel particolare anatomico.
La ragazza finisce la sua sessione e il bisteccone biondo prende ad annusare avidamente il sellino sudato della Cyclette con il suo sguardo ebete.
È la scena iniziale di un film porno?
No. È lo spot del meraviglioso quanto utilissimo Vulva, il profumo per quella cosa lì insomma.
Ora non mi interessa sapere di cosa sa questo “Vaginal scent” però la confezione è il vero tocco di classe. Guardate il logo.
Ah e poi un’ultima cosa che non ho capito, forse potrete aiutarmi voi: la boccetta non mi sembra uno spray quindi il profumo come si applica?
1. Trax Magazine
Sul concept di questo advertising siamo tutti d’accordo e cioè che la musica di certi reality fa vomitare.
Ma non dalle orecchie però!
E poi, già vedere un fermo immagine di un tizio che vomita è una cosa a sua volta vomitevole, se poi il getto anziché dalla bocca esce dalle orecchie il senso di nausea è decisamente amplificato.
Per concludere questa classifica però vorrei mostrarvi una vera chicca, un orrore in cui mi sono imbattuto proprio la scorsa sera nella mia città.
È una panineria che ha scelto come proprio nome Pane e Facebook e propone un menù nel quale ogni panino ha il nome di un diverso sito, Social Network, motore di ricerca ecc.
Ma la cosa che più mi crea raccapriccio è sapere che esiste un panino che si chiama YouPorn.
Perdonate la qualità della foto che è stata fatta col mio telefonino.
La Top 5 di marzo è finita. Andate in pace.
E ricordate che potete sempre segnalarci le cose più brutte della rete e non.
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