E' dedicato ai cittadini videomaker produttori di contenuti digitali il rapporto promosso da www.altratv.tv, progetto inter-universitario e prima wikipedia sulle nuove forme di web tv nata a Bologna nell'ottobre 2004.
Il giovane team di ricercatori ha analizzato gli strumenti di micro informazione territoriale. L'intera ricerca è scaricabile da oggi, la trovate anche qui. Il rapporto – condotto dai giovani ricercatori - rivela un trend in crescita: «Si moltiplicano le piattaforme, si affinano le tecniche giornalistiche, si emula l'informazione generalista. Si fanno maggiori accessi rispetto al passato, anche se non ancora significativi. Inoltre non si segnalano modelli di sostenibilità vincenti», afferma Giampaolo Colletti, Founder di www.altratv.tv e direttore artistico del meeting “Paese che vai” , rassegna che da tre anni aggrega le micro web tv cittadine italiane.
La ricerca traccia il coefficiente di libertà informativa online per ciascuna regione, parametro di sintesi tra concentrazione e intensità di programmazione. Alcune realtà con un'alta percentuale di netizen risultano particolarmente virtuose: semaforo verde a Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Abruzzo, Lazio, Puglia e Sicilia. Semaforo rosso a Veneto, Molise, Calabria e Basilicata. Tutte le altre regioni restano “sotto osservazione”.
Il rapporto verrà presentato venerdì 27 novembre in Università IULM a Milano, durante il meeting delle micro web tv. Oltre ai sessanta canali online, all'incontro parteciperanno anche Stefano Pileri (Presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici), Axel Fiacco (MTV), Marco Pratellesi (Corriere.it), Irene Pivetti (Fondazione Learn To Be Free), Carlo Freccero (Rai4), Tommaso Tessarolo (Current), Mirko Paje (Mediaset), Gregorio Paolini e Duccio Forzano. Iscrizione gratuita obbligatoria su www.paesechevai.tv.