Il web 2.0 è una bella cosa, noi ci divertiamo molto, possiamo fare tante cose belle e utili e si potrebbe continuare con la solita solfa che sappiamo tutti sulla condivisione, la post-modernità e tutti quei termini inglesi che piacciono tanto ai blogger. Quindi siccome la gente si stufa di leggere sempre le stesse cose vado subito al punto.
La musica nel web 2.0 ha vinto!
Potete anche non essere d’accordo ma è così! L’ho deciso io ora, arbitrariamente, e siccome l’articolo è mio posso dire quello che voglio; se poi voi avete obiezioni, scrivete il vostro articolo con la vostra verità o più semplicemente commentate questo dicendo quello che vi pare.
Potrei parlare per pagine e pagine di MySpace e Last.fm ad esempio per avvalorare la mia tesi, e dire di quanto siano stati importanti nel web 2.0 etc, ma non lo farò, un po’ perché sappiamo tutto su questi due Social Network e non potrei dire nulla di nuovo, un po’ per il solito discorso della noia a leggere sproloqui già presenti ovunque.
Quindi porterò a supporto della mia affermazione alcuni siti che seppur partendo dall’idea fondante di Last.fm soprattutto, della condivisione dei propri ascolti, gusti, artisti e canzoni, ne approfondiscono alcuni aspetti e si pongono come sua alternativa, ora che pare ci sia per il sito già vincitore di numerosi Webby Award, una decisa svolta “a pagamento”.
Quali sono dunque le web radio che possono raccogliere il testimone di Last.fm?
Non lo so! Però una delle più particolari è senza dubbio Stereomood.
Particolare perché nella home page troviamo tutta una serie di tag rappresentanti vari stati emozionali e cliccando su uno di essi ci sarà sottoposta una playlist di canzoni in linea con il nostro umore appunto.
Facciamo un esempio.
Siamo in ufficio e stiamo scrivendo un articolo su alcuni siti musicali e il nostro caro e vecchio Word si chiude improvvisamente facendoci perdere tutto quello che avevamo scritto fino ad ora. Evitiamo di dare una testata nel monitor, andiamo piuttosto su Stereomood e clicchiamo su “angry”, ciò che ci apparirà sarà una selezione di pezzi veramente incazzati e soprattutto di qualità. A questo punto però probabilmente la nostra voglia di devastare il monitor non sarà affatto scemata ma anzi, dopo una tripletta con Mastodon, Nine Inch Nails e Rage Aganist the Machine saremo ancora più su di giri di prima ma soddisfatti della scelta che il sito ha fatto per noi.
Dunque il sistema di Stereomood funziona e ci permette, come detto, di ascoltare davvero pezzi che assecondano il nostro umore o anche l’attività che stiamo svolgendo mentre ascoltiamo la radio. Inoltre gli mp3 vengono pescati da alcuni dei più noti music blog internazionali, tra cui Stereogum, Pitchfork, la Blogotheque facendo sì che il database sia sempre aggiornatissimo e “legally correct” con i diritti d’autore.
Se invece la nostra vocazione è quella del dj e vogliamo far sentire agli altri i nostri mix, le nostre playlist o semplicemente condividere i nostri pezzi preferiti allora dobbiamo dirigerci su 8tracks.
Il sito ci permette appunto di caricare 8 canzoni e privilegia più che l’aspetto dell’ascolto quello social dandoci la possibilità di condividere le nostre cassettine virtuali (così come sono rappresentate le nostre selezioni) con tutti gli altri utenti, taggandole per genere ad esempio, per farle rintracciare subito, commentare le selezioni degli altri e pubblicarle su Twitter.
Altra funzione, però a pagamento, è riservata alle band emergenti che qui hanno la possibilità di pubblicare i loro mix tape e farsi così conoscere dai numerosi iscritti al network.
Se poi non abbiamo velleità artistiche ma ci interessa solo sapere quali sono ‘the most popular emerging songs in the world’ We Are Hunted fa al caso nostro.
Aggregando notizie e commenti dalla blogosfera, dai social network, Twitter e network p2p compila ogni giorno infatti la classifica delle 99 canzoni più ascoltate online. Una specie di Superclassifica Show senza il Supertelegattone dell’era 2.0, ben più interessante delle classifiche di vendita dei dischi, ormai attendibili come un sondaggio di Studio Aperto sul livello di educazione dei bambini italiani.
Il sito si avvale di una tecnologia semantica per l’aggregazione e la ricerca delle fonti che permette di scoprire le varie connessioni tra gli artisti e di risalire a tutti coloro che ne scrivono in rete. Inoltre è possibile acquistare legalmente su iTunes ognuna delle canzoni presenti in classifica oltre che ascoltarle gratuitamente in streaming.
Con questi tre esempi avrei terminato la mia piccola rassegna di alcuni dei più interessanti siti musicali presenti ora in rete. Dico avrei perché ce ne sarebbe un altro, forse il più bello e sicuramente il mio preferito, ma che non voglio citare perché se venisse scoperto da tutti sono sicuro inizierei a trovarci a breve roba tipo Shakira, Rihanna e (non sia mai!) Eros Ramazzotti.
Se qualcuno sa di cosa sto parlando si attenga ad una delle regole non scritte sancite tacitamente tra i frequentatori del sito, non ne parli!