Stanco dell’afa di questi giorni, attendi con ansia l’arrivo delle tue vacanze e nei ritagli di tempo da studio e lavoro cerchi di organizzarle confrontando siti, offerte, opinioni?
Dopo Facebook, Twitter, FriendFeeld, approda nel web un rivoluzionario social, interamente dedicato a coloro i quali sono “affamati” di viaggi.
Tripwolf è un social travel e trip planner con il quale poter organizzare e condividere con i propri amici i propri viaggi.
Infatti, non solo mostra mete ed offerte, ma la sua filosofia è quella del social sharing: una community, con la quale condividere le proprie esperienze, foto e momenti di viaggio.
Inoltre un Trip guru, l’esperto del posto, fornisce informazioni e dritte sui posti d’interesse: hotel, informazioni base, consigli sul dove mangiare, sulla vita notturna e addirittura il “kit di sopravvivenza” da non dimenticare.
Tripwolf è disponibile anche come applicazione gratuita per iPhone, ma per chi non fosse provvisto di cellulare di ultima generazione, è possibile stampare la propria guida, con ogni suggerimento ed indicazione, in formato pdf.
Visitando una città e percorrendo i posti selezionati potrebbe sopraggiungere la sete ed ecco Watermap, la prima mappa in carta riciclabile, presto anche su Google Maps e come applicazione per iPhone, che segnala le sorgenti di acqua potabile nelle città.
Non solo un modo per rispondere ad un’improvvisa arsura, ma un progetto che apre anche ad una riflessione più ampia sull’ acqua come bene primario.
Il tema della sostenibilità immediatamente affiora in Watermap e si mette a nudo facilmente grazie all’essenzialità dell’esigenza a cui risponde.
Perchè, infatti, alimentare un commercio che provoca più contro (200 mila tonnellate di Polietilene Tereftalato solo in Italia) che pro, quando basterebbe conoscere ciò che abbiamo naturalmente a nostra disposizione?
La risposta a questa domanda arriva direttamente da Sidney, dove i residenti di Bundanoon hanno deciso di bandire l'utilizzo e la vendita delle bottiglie di plastica e di ritornare all'uso delle bottiglie riciclate per attingere l'acqua da fontane e fonti pubbliche.
Un effetto a catena che ha coinvolto anche il Governo del Nuovo Galles del sud che ha incentivato i propri dipartimenti ad accontentarsi dell'acqua dei rubinetti.
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