Il 22 e il 23 maggio si terrà a Milano, presso l’Università IULM, la seconda edizione di Paese che vai, meeting con slogan “Duemilanove, la tv altrove” sulle micro web tv dei cittadini, raccontate su Nòva24 nella rubrica “Storie di ordinaria programmazione” e su altratv.tv.
Ancora una volta siamo felicemente "costretti" a parlare di web tv quindi, fenomeno sempre più importante e di successo se è vero, come detto da Nòva-Sole24Ore, che se tutte le web tv trasmettessero a reti unificate, sfiorerebbero il mezzo milione di spettatori! Il segreto o meglio la forza di questo successo, al di là dei contenuti e dei linguaggi, sembra risiedere soprattutto nella capacità delle garage tv di riuscire ad aggregare community! E tutti sappiamo oggi quanto questo sia fondamentale…
Giampaolo Colletti, founder di altratv.tv, ha censito tutte le web tv in “Storie di ordinaria programmazione”, distinguendo diverse categorie delle - passatemi il termine - “tv di guerrilla”. È che ripensando alle tv fatte in casa, ho ripensato a quanto scritto da Levinson e Hanley nel libro Guerrilla Marketing, secondo cui la guerrilla non è costosa. Le nuove tecnologie infatti permettono di creare una tv a costi bassissimi, ma che può avere effetti devastanti, perché consente ai piccoli di sfidare i giganti Mamma Rai o Mediaset costringendoli (si spera) a danzare e a mutare di passo!
Distribuite in manieta molto omogenea lungo lo stivale troviamo, come si legge sul sito altratv.tv:
- Le Micro web tv informative che trasudano il territorio;
- Le Micro web tv “da giustiziere”, ovvero le web tv che raccontano ciò che non va e riescono a diventare di opinione;
- Le Micro web tv di network, rivolte a specifiche community, che nascono e si contestualizzano in uno specifico territorio, offrendosi solo successivamente poi a tutti gli altri utenti;
- Le Micro web tv “effetto nostalgia”, canali creati per restare in stretto contatto col proprio territorio, e destinate anche a tutti coloro lontani dalla propria terra natia che però continua a seguirne le vicende;
- Le Micro web tv “giovani”, progetti creati per la lungimiranza e l'abilità di singoli o di team di lavoro molto giovani, con grande dimestichezza con le nuove tecnologie e capaci di intercettare i bisogni della Rete;
- Le “uni-tv”, le tv degli studenti e per gli studenti.
A Paese che vai saranno presenti più di settanta web tv italiane. Verranno presentate durante gli incontri però anche eccellenti esempi di web tv estere, come la statunitense Link TV. Inoltre il programma, davvero ricco, vedrà il confronto con esponenti di Rai, Mediaset, Sky e Yahoo. Ma sarà anche un meeting di denuncia, una denuncia focalizzata soprattutto sulla richiesta di connessione forfetizzata e di impegno contro la piaga del digital divide.
Qui il programma completo, ricordando che la partecipazione è gratuita previa registrazione sul sito.