Mentre la febbre suina miete vittime e diffonde il panico in America, c’è chi, creativamente, ha ben pensato di sfruttare questa “opportunità”.
GoGorilla Media, agenzia di marketing non convenzionale, specializzata nel Guerrilla, ha attentamente osservato che gli Americani, presi dall’isteria collettiva, cercano quotidianamente di proteggersi dall’influenza letale.
Ecco spuntare tra le strade le mascherine mediche!
Ed allora perché non stampare i “brand names” sulle mascherine e trasformare le persone terrorizzate in ambasciatori del brand e l’isteria in denaro?
GoGorilla Media ha pensato di proporre questa idea ai propri clienti, consapevole che, per i consumatori, ormai nell’impossibilità di reperire le mascherine (questo è ciò che riportavano all’interno del comunicato), indossare un “logo” per proteggere la propria salute costituisca, tutto sommato, un prezzo accettabile da pagare.
Poche ore dopo il comunicato sono arrivate le dovute scuse di Alan Wolan, CEO di GoGorilla Media, che si è assunto tutta la responsabilità dell’idea, ancora poco chiara, nel caso in cui abbia ferito la sensibilità di qualcuno, dichiarandosi disposto a discuterne con chiunque.
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