È di ieri la (brutta) notizia della morte di James Graham Ballard, uno degli scrittori più visionari e anticipatori dei nostri giorni. Il maestro si è spento ieri, a Londra, all’età di 78 anni.
Forse non è il caso di riportare qui l’intera biografia di Ballard, che potete trovare in qualsiasi altro articolo che parla della sua morte o direttamente su Wikipedia. Per i più distratti o sfaticati, basti ricordare che stiamo parlando dell’autore di opere famosissime e ispiratrici di film di successo quali Crash e L’Impero del Sole.
Ma lo scrittore inglese è autore anche di un vero e proprio manifesto del cyberpunk, del quale è uno dei padri: Come si arriva allo spazio interiore? Ballard, autore di provenienza surrealista, con questo saggio portava avanti l’idea che la fantascienza dovesse abbandonare lo spazio esterno, fatto di galassie e avventure extraterrestri, per passare ad analizzare ciò che definiva spazio interno, ovvero la psiche umana. Una teoria che accese un intenso dibattito nel mondo fantascientifico, che per la maggior parte criticava questa visione ritenendola riduttiva.
Il 1969 è l’anno in cui viene pubblicato quello che è forse il suo più grande capolavoro, straordinariamente avanti rispetto ai tempi e incredibilmente anticipatore dei nostri giorni. Si tratta di La Mostra delle Atrocità, un romanzo che potremmo non a caso definire “non convenzionale”, perché composto da quindici capitoli che possono essere considerati testi indipendenti e che non devono necessariamente essere letti dall’inizio alla fine. Essi parlano dell’influenza dei mass-media nella mente dell’individuo in età tardomoderna, un tema che più attuale non potrebbe essere.
Noi di Ninjamarketing, che siamo fan di Ballard e quando possiamo ci nutriamo volentieri delle sue visioni, non potevamo far mancare il nostro saluto al sommo maestro. Vi lasciamo con le sue parole in una breve intervista del 1986. Addio, Mr. Ballard, e grazie di tutto.