I due giovani autori sconociuti Alessandro Fusacchia e Davide Rubini hanno scritto un libro, una storia tra il thriller politico e l'analisi sociale che si muove all'interno delle biblioteche, ambientata tra New York e l'Atene olimpica del 2004.
Hanno dato un titolo provvisorio: "Liquore", ma non piaceva a nessuno.
Intanto hanno trovato un editore belga,Biliki, che sta avviando una collana di testi in italiano da vendere via Internet.
Di fronte all'empasse da titolo (altro che terrore della pagina bianca, come diceva Dostoevskij, questa è fifa per la copertina), i due hanno deciso di far scervellare gli altri. Hanno aperto una pagina su Facebook e hanno indetto un concorso con questo premio: chi riuscirà a darci il titolo giusto per il nostro libro, avrà come ricompensa l'"uso" del suo nome di battesimo dato al protagonista principale della storia.
L'evento "Novel" sulla famosa piattaforma di social networking ha coinvolto inoltre come "consulenti" anche due talent scout dell'editoria italiana indipendente, Alberto Castelvecchi e Giulio Mozzi.
Oltre 550 persone, a ieri sera, hanno deciso di partecipare, e intanto sulla pagina web si allunga la lista dei titoli proposto, da "Pensiero primario" a "L'ironia del baricentro", passando per "Se Iolanda sapesse".
Biliki offre in lettura anche le prime tre pagine del romanzo per entrare meglio nell'atmosfera del romanzo.
Ragazzi, io gioco, il mio titolo è... no che dopo mi rubate l'idea. Vediamo chi vince.