Continuiamo il nostro viaggio nel mondo dello stile e delle nuove tendenze grazie alla competenza e alla passione del nostro collaboratore Marco Santaniello. Vediamo quali sono le tendenze per il prossimo inverno. Anche se non soprattutto questo fa marketing.
L’estate è ormai conclusa… di certo lo è per noi fashionisti che stiamo già scalpitando per degustare le prossime fashion week… manca pochissimo, intanto ecco le nuove proposte invernali.
Tuffiamoci nel prossimo inverno con uno stile New Folk (lett. Nuovo folk, riferito alle tradizioni popolari e al nuovo folcrore) tra ricami, stampe e applicazioni, con la lunga veste in fantasia floreale, adornata da un corpetto collo alto in pelo variopinto, da Pollini by Rifat Ozbek; il trend smuove anche un classicista come Ralph Lauren che presenta un cappotto in lana, con ampia scollatura, in stile peruviano; e, sempre sulla scia delle Ande, gli stivali al ginocchio scamosciati con chiusura a zip laterale e gancetti frontali di Trussardi; il fattore etnico è ancora più accentuato dall’outifit proposto da Anna Sui, giacca e shorts con ricami e piume.
Spostandoci in tutt’altra direzione, le passerelle femminili ci indicano che la società è sempre in continua trasformazione e che la donna davvero si sta avviando ad una totale emancipazione; questo è sottolineato nell’abbigliamento dalla voglia di indossare capi in stile praticamente maschile, un po’ alla garçonne. Questo fattore è esasperato dall’abito in pelle di Yohji Yamamoto, dalla divisa da generale, con tanto di medaglie e riconoscimenti al seguito, dell’estroso Moschino; dal tailleur-pantalone e papillon, total black, di Karl Lagerfeld; dal minimalista outfit, giacca a spalla importante, lupetto e pantalone, in marroncino per Veronique Branquinho; dal doppio-petto che troviamo in modo rigoroso da MaxMara e in modo più ludico dalla estroversa Junya Watanabe.
Dalle continue ricerche e dalle ultime scoperte del fantastico mondo spaziale, gli stilisti prendono occasione per sbizzarrirsi creando abiti che ci danno l’illusione che la vita tra i pianeti è possibile, ma anche su Marte bisogna pur sempre essere trendy: Krizia sfoggia una tunica nera a pieghe con fascia in vita che nulla ha da invidiare ai famosi personaggi di Star Trek; mentre i boots di Viktor & Rolf sono alti con 4 gigantesche chiusure a strappo; per non parlare della rivoluzionaria proposta di Gareth Pugh che, come sempre, scardina i principi della moda cambiando posizione al tacco!
Quando si parla di inverno si parla di lana e di maglia. Il knitwear continua ad essere sempre più curato e sofisticato dalle lavorazioni patchwork per il cappotto di D&G, passando per la lavorazione jacquard del vestito bianco e cortissimo con collo ad imbuto e cinturone metallizzato in vita, da John Richmond; per arrivare alle trecce del vestito di Antonio Marras e di Antonio Berardi. I maxi colli ad anello, le paillettes e le frange fanno da decoro, regalando alla maglia un posto da protagonista.
Sofisticati e semplici, si ripropongono i tubini, che ogni volta rimandano la nostra mente indietro nel tempo e precisamente a New York, dove la bellissima Audrey Hepburn degustava un dolce osservando la vetrina di Tiffany; ornato da bottoni a mò di doppio petto da Tommy Hilfiger; minimale, in grigio, con colletto per Calvin Klein Collection; in nero, con fasce incrociate al collo, che formano un sexy decolté, da Narciso Rodriguez.
L’oversize è ormai parte della cultura della moda, portato ed esasperato in tempi recenti da stilisti giapponesi come Rei Kawakubo e Yohji Yamamoto, si trovano su questa scia Antonio Berardi con un trench/vestito e mega tasche applicate; Trussardi, con un vestito scollo a V, retto in vita da cinta, che si apre ampiamente verso l’orlo sotto uno spolverino semi trasparente altrettanto over.
È praticamente immancabile ormai la presenza del tocco british, dal tartan alle stampe check, su gonne mini e maxi e soprabiti: Dsquared2 presenta una gonna a vita alta semi plissé nel classico tartan rosso e verde cosi come sul vestitino di D&G con rouche su giacca aperta; fantasia pied-de coq in giallo e nero sul cappotto di Requiem; check arancio e rosso per il corto robe bustier su maglioncino arancione di Vivienne Westwood Red Label; e ancora vivaci colori (celeste-giallo-rosso) per l’abbinamento giacca e ampia gonna da Romeo Gigli.
Danzano con grazia, femminilità e sensualità le balze e i plissé che decorano bluse, cocktail dress e top: come da Giorgio Armani, dove la sua blusa è un raffinato imbroglio di pieghe su pantalone di velluto, in blu notte; ancora più ingarbugliata la troviamo da Sharon Wauchob; Sportmax propone un vestito senza spalle balzato e plissettato in grigio con intrusioni dorate; una serie di balze forma interamente il vestito monospalla di Lanvin; mentre per Boudicca solo una gamba presenta due balze ornamentali che decorano il vestito/tuta aderentissimo in bianco, alquanto futuristico.
Sensuale, retrò, gotico, il vedo-non-vedo si tinge di oro e di nero. Il protagonista in questione è il pizzo: nero sul vestito bustier con gonna a campana di Alexander McQueen; sulla vestaglia di Stella McCartney e sul sexy mini abito di Balmain; il dorato è prediletto da Derek Lam sul tubino e da Prada sul vestito con rigoroso abbinamento di borsetta tutta “pizzata”; totalmente goth il vestito di Luella, sposa cadavere.
Usato negli anni sessanta dai giovinotti che scorrazzavano su lambrette e vespe special 50, il parka si ritaglia un ampio spazio per quest’inverno; la base è sport chic ma usato su gonne a tubo, camicie in chiffon, fuseaux e stivali: con cappuccio in pelliccia color lucente blu scuro su vestitino varipinto, per Matthew Williamson; su gonna a tubo con spacco centrale per Jean Paul Gaultier; in verde militare su minigonna jeans per Fornarina.
Il tailleur è in tweed e bouclé, micro e dai tagli design, classici e iperdecorati: avanguardista quello, con gonna, presentato dal giovane brand 6267, con maniche a palloncino e fiocchetto sul collo; classico solo nel taglio, col suo materiale sfilacciato, il tailleur di Chanel; in pied-de poule bianco e nero da Dior; con falsa chiusura ad incrocio sul davanti e collo ad imbuto, adornato da tasche e bottoni dorati, per Valentino.
Egg shape o forma d’uovo, un nuovo modo di interpretare il quotidiano, forse ancora un po’ ridicolo per l’occhio umano ma di certo non per noi fashionisti e allora ammiriamo i cappotti di Sophia Kokosalaki, color argento ignifugo con colletto spaziale; o il modello “larva” di Mila Schon; lo spiritoso piumino di Basso & Brooke; o il candido e bianco vestito a bolla di Gianfranco Ferrè.
si ringrazia per le foto il sito: www.style.com
Articolo di Marco Santaniello.