Ci siamo accorti che la tematica del word of mouth è molto dibattuta e fortemente condivisa dai lettori ninja. L'articolo "L’influenza del word of mouth web nelle scelte di acquisto dei teenager", con i dati Doxa e NovaQuant incrociati su questo tema è stato letto e commentato da molti utenti, come anche il post "Il ROI migliore o i vostri soldi indietro", per il quale la discussione verteva sull'efficacia effettiva di questa forma di promozione web e le riflessioni di Seth Godin sulla difficoltà di attivare il passaparola.
La problematica da molti avanzata è: come misurare l'ampiezza del fenomeno e gli effettivi risultati del WOM per le aziende. Con questo post cercheremo di dare una risposta.
I visitatori che approdano a un sito tramite il word of mouth possono essere tra i migliori e più qualificati. Ma come fare a capire che il traffico sia realmente generato dal word of mouth? I risultati di PPC e SEO sono facilmente monitorabili, perchè si può individuare il traffico basato su specifici referrers o entry page (PPC).
Individuare il traffico generato dal wom richiede invece un po’ più di creatività e include almeno cinque passaggi fondamentali:
1. Controllare gli accessi diretti (no referrer). Questi visitatori conoscevano la URL del vostro sito, e l’hanno digitata direttamente nel browser (o l’avevano aggiunta ai segnalibri). Man mano che il vostro brand diventa più spesso argomento di conversazioni aumenta il numero di visitatori che conoscono la vostra URL.
2. Controllare il traffico generato dalle keyword legate al vostro brand. È lo stesso concetto del traffico diretto. I visitatori che non ricordano la URL del sito molto probabilmente vi cercheranno su uno dei maggiori motori di ricerca. Le conversazioni wom relative al vostro brand genereranno maggiore traffico proveniente dai motori di ricerca, in ragione di quei visitatori che ricercano parole chiave collegate alla marca.
3. Controllare i blog – gratuitamente (http://blogsearch.google.com). Inserendo determinati dati potete verificare l’incremento mensile dei post. Potete predisporre un Google Alert e ricevere questa informazione periodicamente.
4. Controllare i blog e le altre conversazioni – a pagamento (www.viralbeat.com). Man mano che i brand acquistano consapevolezza su quanto sia importante conoscere l’opinione che la gente ha di sè, aumenta la popolarità di strumenti come Viralbeat. Basta loggarsi per vedere le conversazioni sul vostro brand (e sui vostri competitors).
5. Chiedere ai vostri consumatori. Si tratta forse del metodo più ovvio e allo stesso tempo più trascurato per scoprire se la gente parla di voi. Parlate ai vostri consumatori. Potreste restare piacevolmente sorpresi nello scoprire cosa hanno da dire su di voi. Incoraggiare e gratificare questo feedback è un ottimo modo per garantirsi la fedeltà e la lealtà dei consumatori che saranno poi ben lieti di raccomandarvi positivamente ai loro amici.