C'è differenza tra buona e cattiva propaganda?
Forse no.
Milton Galser, graphic designer e padre della celeberrima icona pop 'ILOVENY', interviene alla conferenza 'Where the Truth Lies: A Symposium on Propaganda Today', con una riflessione su arte, propaganda, informazione e persuasione.
«Ogni cultura ha il proprio metodo per indottrinare i cittadini. Nella nostra cultura, ciò avviene attraverso l’uso della pubblicità, attraverso la televisione, attraverso il sistema scolastico e anche attraverso la modalità con cui vengono riportate le notizie. Poiché un tale sistema d’indottrinamento è particolarmente difficoltoso da identificare, diviene essenziale interrogarsi proprio circa quei valori che maggiormente idolatriamo.
[...] L’esperienza artistica può essere considerata una forma di meditazione. Nel sopprimere le scorie dell’esistenza quotidiana e l’illusione creata dai nostri desideri, la meditazione ci aiuta ad osservare senza giudizio. In questo modo, ciò che è reale diviene visibile.
[...] La propaganda non è necessariamente una falsità, ma influisce in egual misura sul nostro sistema neurologico e sul nostro cervello. Debilita la nostra capacità di capire la nostra stessa realtà. Ci rende più infantili e dipendenti. Sostituisce alla nostra percezione un’autorità estranea».
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