Per quel che riguarda la comunicazione di impresa di stampo non-convenzionale nel mercato delle autovetture la fa da padrona Mini.
Infatti, basta fare qualche ricerca per ritrovare accattivanti esempi di campagne di ambient marketing e avere riprova di questa affermazione.
Qualche esempio?
La campagna YoYo e quella Mini–Metro tanto per cominciare.
Per proseguire con le strisce pedonali made in Mini Cooper e il modellino scala 1:1 ritrovato a Barcellona.
E come non citare il recente Mini Ranch, l’installazione realizzata lo scorso settembre nei pressi del Salone Internazionale dell’Automobile di Francoforte che, muso-in-giù, citava le famosissime Route66 del Cadillac Ranch.
Fanalino di coda delle varie attività di guerrilla un’opera nostrana: palcoscenico dell’ultima (the last but not the least) campagna Mini Cooper Cabriolet è Milano. Firma la creatività l’agenzia DLV BBDO.
Per enfatizzare la caratteristica fondamentale del nuovo modello - il tettuccio apribile tecnicamente chiamato hard-top - l’agenzia pubblicitaria locale ha posizionato un maxi sticker raffigurante una scocca attorno alle panchine e agli ascensori di un centro commerciale milanese e alle finestre di alcuni palazzi della metropoli.
Un’ambient di impatto, non c’è che dire...
Chissà se, oltre alle realizzazioni su strada, la creatività di questa campagna non includa anche la famosa “E guardo il mondo da un oblò” rivisitata in “E guardo il mondo da un hard-top”.
Fonte Bloguerrilla