Lo scorso 1 dicembre, in occasione della Giornata Mondiale della lotta all’AIDS, le strade di Copenhagen sono state scenario di un’azione di guerrilla sociale inerente la problematica dell’emarginazione sociale dei sieropositivi.
In Danimarca come in moltissimi altri Paesi, infatti, le persone affette da HIV sono ancora vittime della scarsa informazione e del pregiudizio che spesso li costringe a vivere in situazioni di isolamento forzato.
Solitudine e malessere: questo è l’insight alla base dell’operazione che ha visto i ragazzi portatori del messaggio “Il pregiudizio è uno degli effetti collaterali peggiori”, circolare tra la gente chiusi all’interno di una sfera trasparante.
Facile ad immaginarsi, l’iniziativa indetta da AIDS Fondet si è tradotta in una trasmissione virale della notizia.
Ora non ci resta altro che sperare che l'eco dell'operazione si propaghi oltre la spettacolarizzazione della stessa e che, in un contagio collettivo, si diffonda tra la gente il senso di responsabilità nei confronti di una problematica da cui troppo spesso ci si pone in una condizione di ingiustificata distanza.
La campagna è firmata da The Aid Agency.