Nel 1994 l'obiettivo della prima campagna pubblicitaria PlayStation era dimostrare che, non solo il prodotto Sony fosse più performante della concorrenza, ma altresì che il suo appeal si estendesse oltre il classico target 8-16 anni cui si rivolgevano generalmente i competitor, andando di fatti a solleticare l'interesse della fascia di età 14-32 fino ad allora quasi esclusivamente videogiocatori "occasionali" in sala giochi e bowling.
E fu proprio la scelta di puntare a questo mercato potenziale di casual gamers che fece il successo di PlayStation, tanto da rendere il brand identificatore di tutta la categoria merceologica.
Nel 2000 Sony lancia PlayStation 2, con l'obiettivo di dimostrare che il proprio prodotto non fosse capace soltanto di intrattenere, ma anche di comunicare emozioni, di trascinare il giocatore in mondi surreali, in cui nulla fosse scontato e l'impossibile diventasse possibile.
Nacque così l'idea "Welcome to the third place" ed il commercial affidato al talento visionario di David Lynch.
Nel 2007 gli scenari evolvono ancora una volta.
Dopo aver sostenuto investimenti mastodontici per lo sviluppo della tecnologia Cell con IBM, l'integrazione del lettore di dischi ottici Blu-ray e la predisposizione per la "real hd definition HD" sulle spalle di PlayStation 3 non grava soltanto l'onere di riconquistare, ancora una volta, un mercato pronto al cambio generazionale, ma anche e soprattutto quello di essere un vero e proprio "cavallo di troia" per le tecnologie fullHD e Bluray, ed i rispettivi televisori e dischi.
Tocca quindi a
A metà tra teatro, circo e magia i nuovi commercial, dalle atmosfere plasticosurreali, incantano lo spettatore mentre una voce in sottofondo, dopo aver elencato le main features della console, sottolinea che "This is Living"... Articolo originale di Keigo