Il padrone del cane si vede nel momento del bisogno, quello del fido quadrupede, quando c’è da raccogliere la fida cacca dal marciapiede. Passi ovviamente il doveroso senso civico, ma la cosa, diciamocelo, non è proprio divertentissima.
Può però diventare almeno inconsueta, se il sacchetto utilizzato ce lo danno alcuni sconosciuti per strada, e riporta la scritta Collezione Merda d’Artista.
E va bene che il nostro cane è particolarmente intelligente, ma forse definirlo artista è un pelo eccessivo…
È successo a Napoli dal 20 al 23 giugno 2007, quando sono stati distribuiti 12.000 sacchetti per la raccolta degli escrementi dei cani con il titolo sopra citato.
Nessuna campagna di sensibilizzazione alle spalle, ma un’operazione di guerrilla per promuovere la mostra dedicata a Piero Manzoni al museo MADRE di Napoli.
L’operazione è stata progettata e gestita da Teenagency, con l’obiettivo di comunicare allusivamente l’evento facendo riferimento al lavoro più conosciuto di Manzoni, senza mettere in scena né l’opera né il suo contenuto.
Da qui l’idea di utilizzare sacchetti biodegradabili con il titolo Collezione Merda d’Artista e i riferimenti della mostra.
L’iniziativa merita di essere segnalata anche perché, stando agli addetti ai lavori artistici, è la prima volta che un museo italiano sceglie di promuovere un’esposizione in maniera non-convenzionale.
Manzoni docet: dopo essere diventata arte, la merda diventa guerrilla.
Ecco alcune foto dell'operazione:
Via Teenagency