Arte è emozione.
Il più squallido dei luoghi, la più spoglia delle stanze o il più triste degli ambienti vibrano inspiegabilmente in presenza di un’opera d’arte, subiscono una trasfigurazione, si riempiono di una luce potente che colpisce chiunque, anche il più stolto e ignorante fra gli uomini.
Arte è vita.
Essa è la più sincera e necessaria fra tutte le forme espressive. Talvolta è un’esigenza vitale, senza la quale l’animo sensibile si sentirebbe dilaniato, perduto, ingabbiato. Gli atteggiamenti e le parole possono mentirvi circa le reali intenzioni di una persona; un’opera d’arte non lo farà mai, non può farlo. Se aprite la vostra mente, vi darà accesso anche a quella del suo autore.
Arte è libertà.
L’espressione artistica è l’ultimo, invalicabile baluardo della libertà umana. Non c’è confine che non possa essere oltrepassato; non c’è scadenza impellente da rispettare; non c’è vincolo che freni o limiti la creatività. C’è solo l’uomo con la sua esigenza di esprimersi.
Arte è comunione e comunicazione.
Se sulla Torre di Babele i nostri progenitori avessero taciuto, prendendo atto dell’ impossibilità di comunicare verbalmente, e avessero cominciato a disegnare le loro intenzioni, probabilmente il loro progetto si sarebbe realizzato. Tutti i popoli del mondo si sarebbero riuniti in un’unica nazione, sotto un’unica bandiera, con un unico linguaggio; un esperanto che non ha bisogno di codifiche e che sfida il Divino e la sua potenza creatrice: l’Arte.
Arte è tutto questo e molto di più…
E quella protagonista di Where is 107 – evento milanese di street art già segnalato sulle pagine del nostro sito e secondo appuntamento di quella che si spera essere una lunga serie – è espressione di una cultura suburbana di giovani artisti… talentuosi e incazzati!!! Incazzati con il mondo cinico e falso con cui facciamo i conti tutti i giorni. Incazzati con chi conosce perfettamente la realtà difficile delle periferie urbane e non fa nulla per cambiare le carte in tavola. Incazzati con chi pretende di imporre alle nuove generazioni cliché da rispettare e stili di vita prefabbricati in cui riconoscersi, a cui contrappongono un momento di vita che sfugge ad ogni schematismo o classificazione, con cui rivendicano un’identità ben precisa.
Per alcuni di loro, l’Arte è essenzialmente il mezzo per comunicare con i membri della propria tribù.
Per altri, è un modo per emergere. Per molti, rappresenta entrambe queste finalità.
Armati di ingegno e di strumenti del mestiere, questa volta hanno scelto come location una vecchia fabbrica dismessa in Viale Ortles, dilaniata dall’incuria e dall’abbandono, che nel giro di poche ore è stata letteralmente riportata in vita!!! È difficile spiegare la sensazione che si provava camminando tra i vari capannoni, bisognava esserci per capire. Le pareti sembravano respirare, le installazioni prendere vita…! In serata, sopraffatti dallo stupore e dalla suggestione, abbiamo tentato di catturare qualche immagine, timida testimonianza del fatto che non stavamo sognando……era tutto vero!!!
Buona visione…
WHERE IS 107 by night
Articolo originale di novalguy