Con il termine Widget - neologismo dato dalla fusione di Windows e Gadget - si identificano quelle mini applicazioni che consentono di fruire e aggregare contenuto nel web senza visitare “fisicamente” un sito o anche “pezzi” del sito di video sharing preferito, incollati sul proprio blog.
Già conosciuti dagli utenti Mac - sono integrati nel sistema grazie a un motore che prende il nome di Dashbord - sono disponibili in Rete - tra i più noti c’è Yahoo! Widgets Engine - e sempre più utilizzati grazie alla loro semplicità d’uso e all’immediatezza delle funzionalità.
Nonostante l’avvento dei widget sia avvenuto senza troppi clamori, sono numerose le potenzialità inespresse di questi strumenti e non è raro sentir parlare, in rete, di widget marketing, intendendo con esso una nuova modalità di marketing non-convenzionale che sfrutta in pieno le caratteristiche e la diffusione dello strumento.
E’ il caso di Adidas, che ha scelto di fornire news in tempo reale durante i mondiali di calcio o di H&M, che ha creato un widget interamente dedicato alla propria catena di moda, con news su nuove collezioni e attività promozionali.
L’uso del widget come strumento di marketing appare, quindi, davvero eterogeneo, l’azienda può:
• Sfruttare l’applicazione per fornire aggiornamenti e dialogare con i propri clienti;
• Associare il proprio brand ad un contenuto (o sfruttare il contenuto di un evento…),
• Raggiungere prospect con investimenti irrisori.
La facilità d’uso e la rapida fruizione permettono agli utenti di vivere e relazionarsi con la marca, e l’azienda stessa può esaltare gli aspetti funzionali del messaggio o estendere la brand association al contenuto intero.
Le potenzialità maggiori del widget marketing risiedono nel poter sfruttare la praticità d’uso dello strumento per veicolare un messaggio in un contesto de-portalizzato, privo del rumore di fondo, ma, soprattutto, familiare e personalizzato dall’utente.
Oltre a bypassare la logica di navigazione del web trasmigrando verso un modello in cui il Web tanderebbe ad essere anche piattaforma semantica, il widget marketing permette di superare la logica delle impression pubblicitarie e, più in generale, del classico advertising in Rete, svincolando anche il sito web da attività di indicizzazione e SEO.
La brandizzazione di un widget, fatta salva la salvaguardia dell’immediatezza, della facilità d’uso e della non invasività, si trasforma in volano del messaggio aziendale, ma anche in brand experience, godendo, nei casi più fortunati, anche dell’effetto Word Of Mouth, vecchio come il mondo ma sempre più efficace.
Ed ecco a voi il video realizzato da Lillo Perri sul Widget Marketing.
Articolo originale di Vittorio Bucci