Oggi nell’era dell’immagine della BITgeneration, si sta diffondendo negli ultimi anni un nuovo ma tanto simile fenomeno, quello delle Street TV, piccole, piccolissime emittenti televisive che stanno nascendo ovunque. E ancora una volta a distanza di trent’anni Fiuggi non rimane a guardare e l’etere ciociario torna ad essere al servizio dei cittadini.
Nell’estate 2006 nasce sotto mia iniziativa e di altri tre ragazzi FiuggiTV.
FiuggiTV come tutte le altre telestreet, è una televisione fai da te dotata di limitata capacità di trasmissione ( il cui raggio di azione varia dai 500 metri ai 3 km, in maniera tale da non invadere quelle già esistenti ) e, quindi, visibile solo in piccole aree: è per questo che vengono anche dette TV di strada o TV di quartiere.
Sostanzialmente, si trasmette sfruttando coni d’ombra ( porzioni di etere topograficamente non raggiungibili dal segnale TV dell’emittente proprietaria, buchi che si creano in spazi molto ridotti a causa della portata ottica del segnale televisivo che quando incontra ostacoli s’oscura ) in quanto al giorno d’oggi non esistono frequenze libere e si và quindi ad occupare parti di quelle esistenti cercando di non oscurarle.
E’ chiaro, dunque, che si trasmette in una situazione di semi-illegalità per la legge italiana, in quanto la riforma del sistema radiotelevisivo del ’90 ( legge Mammì 1990, n. 223 ) ha già provveduto all’ assegnazione delle frequenze e al giorno d’oggi, con il passaggio al digitale terrestre, si è aperto un grande dibattito che verte sull’analisi del monopolio Rai-Mediaset, la critica del messaggio televisivo, la commercializzazione della TV ed il concetto di costo-contatto dei telespettatori.
Per questo motivo negli ultimi anni a molte TV locali pirata è toccata una cattiva sorte perché su di loro ha gravato la falce legislativa facendo tabula rasa su tutte quelle esperienze televisive ritenute scomode.
E’ questo il caso di Orfeo TV di Bologna ( la capostipite di tutte le street TV ). La stessa sorte è toccata a Disco Volante TV di Senigallia gestita da una redazione in parte formata da portatori di handicap ed anche a Telefabbrica, organo di informazione degli operai Fiat di Termini Imprese, in Sicilia.
Nonostante tutto, oggi siamo in più di 200 emittenti su tutto il territorio nazionale, tutte unite attorno ad un movimento che si è raccolto sul sito Telestreet.it e siamo decisi nel fare controinformazione rischiando a tutte le ore di essere oscurate.
Piccole ma, numerose, TV libere di informare, basta sintonizzarsi !
Ed ora per voi, il kit del piccolo attivista mediatico di facile e pratica istallazione d’uso. Seguite attentamente le istruzioni:
1. Mettete da parte circa 1000 euro;
2. Trovate una frequenza libera, facendo zapping tra i canali esistenti e cercatene uno che non trasmetta nulla intorno alla vostra città-paese;
3. Armatevi di un trasmettitore che va assemblato unendo un modulatore ( dal quale viene emesso il flusso televisivo ), un amplificatore ( che invia il segnale all’antenna ) ed un alimentatore;
4. Montate un’antenna a pannello che deve essere posta in un punto ( più alto è, meglio è ! ) visibile a tutta la zona da coprire;
5. Procuratevi un PC per lavorare ed uno per trasmettere;
6. Recuperate un monitor per la preview;
7. Fornitevi di una telecamera.
E tante, tante, tante idee… buon lavoro !!!
Articolo originale di API